CULTURAIN PRIMO PIANOTERRE ROVERESCHE

Al Palazzo Ducale di Montebello importante mostra del pittore ed incisore Sante Arduini

Al Palazzo Ducale di Montebello importante mostra del pittore ed incisore Sante Arduini

TERRE ROVERESCHE – Dopo le aperture straordinarie del weekend scorso, che hanno richiamato un folto numero di visitatori, il Palazzo Ducale di Montebello, nel Comune di Terre Roveresche, si accinge ad ospitare un importante evento espositivo.

Si tratta della mostra “Sante Arduini per Montebello” del noto pittore e incisore urbinate, il cui vernissage si terrà sabato 5 agosto alle 18, alla presenza dell’artista. La rassegna, organizzata dal Comune di Terre Roveresche (proprietario della struttura) e promossa da Next srl, porta una selezione di oltre sessanta quadri e venti incisioni risalenti al periodo 1995-2022 nei prestigiosi ambienti, ancora in corso di riqualificazione, del Palazzo Ducale. La provvisorietà degli spazi, la mancanza di finiture e l’obbligo della luce naturale si sposano armoniosamente con le eleganti visioni cromatiche, segniche e paesaggistiche di Arduini, dando vita a un singolare ed efficace connubio tra materia e forma, antico e contemporaneo, astratto e figurativo.

La mostra sarà visitabile gratuitamente tutti i sabati e le domeniche fino al primo ottobre: nel mese di agosto dalle 17 alle 20 e a settembre/ottobre dalle 16,30 alle 19,30. Info sul sito internet www.comune.terreroveresche.it.

“Con questa personale di grande spessore – sottolinea Claudio Patregnani, assessore comunale alla cultura e al turismo -, diamo il via a una stagione di eventi espositivi e iniziative culturali che devono diventare la prerogativa del nostro Palazzo Ducale al termine dei lavori di restauro, ma anche in questa fase di riqualificazione. Quando la bellezza delle opere in mostra si lega a un ambiente dalle forti suggestioni in cui spiccano le magnifiche decorazioni a stucco di Federico Brandani, le emozioni sono davvero intense”.

Luca Baroni, direttore della Rete degli Istituti e Luoghi della Cultura della Regione Marche, nonché curatore del progetto di riqualificazione del Palazzo Ducale di Montebello evidenzia: “Siamo grati al Maestro Arduini per averci permesso di esporre la sua opera in un luogo magico, ma ancora work in progress, come è Montebello. Gli spazi della cultura devono saper fornire stimoli continui al pubblico, mantenendo un forte legame con il presente e con il territorio. L’opera di Arduini, così concreta e, al tempo stesso, così lirica, sospesa sull’amore e l’osservazione del paesaggio urbinate, simboleggia la continuità della grande arte marchigiana”.

Oliviero Battaglini di Next srl, aggiunge: “Conosco Arduini da molti anni e ho sempre cercato, come imprenditore, di sostenerlo. La sua opera è di ispirazione per chi, come Next, lavora sul territorio, recuperando una vocazione artigiana (quella del mobilio su misura di alto livello) che risale al passato roveresco e agli splendori del Rinascimento urbinate. Sono particolarmente lieto che la mostra si svolga in un luogo magico come Montebello, gioiello da riscoprire e che diventerà un punto di valorizzazione nevralgico della nostra provincia”.

Sante Arduini (Urbino 1938) si diploma in calcografia presso l’Istituto Statale d’Arte di Urbino. Nel 1968 si trasferisce a Bergamo dove insegna al Liceo Artistico e incisione all’Accademia Carrara. Il contatto con il mondo bergamasco e le sollecitazioni ricevute dal pubblico e dal mercato locale lo portano a integrare il bianco e nero dell’incisione astratta con il nuovo linguaggio espressivo del colore. Nel 1972 entra in rapporto con la galleria d’arte parigina Libraire Nicaise. Successivamente, realizza una serie di incisioni policrome in esclusiva per la prestigiosa Galleria Lorenzelli di Bergamo. Alla fine degli anni ’80, sentendo il richiamo delle radici e della terra d’origine, torna a Urbino, dove vive e lavora da allora. Negli ultimi due decenni la sua ricerca si concentra sulla trascrizione, sul foglio di carta o sulla tavola, delle sensazioni visive suscitate dall’impatto del paesaggio marchigiano e urbinate. L’approccio tecnico e scultoreo dell’incisione, caratterizzato dalla gestualità e pervasività del segno entro la superficie del quadro, si mescola a un’accurata selezione dei toni e delle sfumature, che evocano quelle dei campi, dei paesaggi, del cielo. La pittura e l’incisione diventano una mappa dello spazio naturale e delle impressioni che esso suscita.

Ag – RIPRODUZIONE RISERVATA - www.laltrogiornale.it