Stefano Aguzzi: “Se il Pd è contrario alla discarica di Riceci si unisca alla mia battaglia”
Stefano Aguzzi: “Se il Pd è contrario alla discarica di Riceci si unisca alla mia battaglia”
“Mi aiuti a far comprendere alla Provincia e al suo presidente sulla inopportunità di proseguire con le autorizzazioni”
di STEFANO AGUZZI*
ANCONA – Non capisco quei rappresentanti del Pd pesarese che dicono di essere contrari alla discarica di Riceci, per poi attaccare un assessore regionale che egualmente contrario scrive un parere ufficiale di contrarietà da parte della Regione Marche verso la Provincia di Pesaro e Urbino che è l’Ente autorizzativo di questo impianto.
Questo può significare due cose, o sulla vicenda il Pd vuole solo specularci politicamente, oppure, sapendo di essere in torto, cercano grottescamente di sviare su altri le proprie responsabilità.
Oltre a questo la loro segretaria provinciale dimostra di essere del tutto ignorante in materia infatti mi accusa di non aver contrastato la localizzazione della discarica di Riceci tramite il piano regionale dei rifiuti.
Porto a conoscenza la ignara segretaria provinciale che nei piani regionali dei rifiuti, così come in quelli provinciali, vengono previsti solo gli impianti di smaltimento rifiuti urbani, mentre quelli a rifiuti speciali come Riceci sono a libero mercato e non vengono programmati né nei piani provinciali, né regionali.
Rispetto a questo voglio anche correggere quanto dagli esponenti del Pd è stato detto rispetto alla spesa di 150.000 euro per un piano regionale che non è mai arrivato.
L’incarico dato al mio assessorato a fine dello scorso anno e assegnato alle società Oikos di Torino è redatto e a buon punto ed e stato già presentato alla associazioni di categoria e a.ta provinciali appena qualche settimana fa.
Rispetto alle accuse di aver dato risposte tardive su questa vicenda, ribadisco che da quando ne sono a conoscenza, esclusivamente tramite organi di stampa, ho sempre detto sia in assemblee pubbliche che sulla stampa ed i media locali, che in Consiglio regionale rispondendo a interrogazioni, non solo di essere contrario ma ho sempre ribadito che la legge regionale vigente prevede una distanza di 2000 metri dai centri abitati per le discariche dei rifiuti speciali, e quella di Riceci non li ha.
Occorre chiarire che il soggetto autorizzativo in questi casi è la Provincia di Pesaro e Urbino che a sua volta può richiedere pareri ad altri Enti, quindi nulla c’entrano i comuni né di Urbino né di Petriano che comunque hanno dato un diniego a questo progetto.
Per quel che riguarda il ruolo della Regione Marche, questa non è mai stata invitata al tavolo della conferenza di servizi provinciali. Ha inviato a questa, come Genio civile, un parere negativo sulla ubicazione di Riceci, perché quell’area è soggetta a delle frane. La Provincia ci ha ufficialmente richiesto un parere solo il 26 giugno scorso sulle distanze da tenere dai centri abitati.
Ed abbiamo risposto a tale richiesta con una lettera ufficiale a mia firma e ai miei uffici che ufficializza quanto da me sempre ribadito che una discarica di rifiuti speciali non può essere a meno di 2000 metri dai centri abitati.
Per quel che riguarda le accuse su un ipotetico rapporto tra me o la Regione Marche e la società che richiede autorizzazioni alla nuova discarica, né io ed escludo chiunque altro da parte regionale, ha avuto nessun contatto né con la ditta proponente o con eventuali intermediari, né tecnici né politici, tanto meno io conosco nessuna delle persone che, in questi periodi, fanno le loro apparizioni sulla stampa.
Voglio sperare che la responsabile del Pd provinciale possa dire altrettanto di esponenti del suo partito.
Concludo con una proposta: se il PD della provincia di Pesaro Urbino è contrario a questa discarica, si unisca alla mia battaglia e mi aiuti a far comprendere alla Provincia e al suo presidente del Pd sulla inopportunità di proseguire con le autorizzazioni di questo impianto.
*Assessore Regione Marche
Ag – RIPRODUZIONE RISERVATA - www.laltrogiornale.it