Una grande manifestazione ad Ancona in difesa della sanità marchigiana / Video
Una grande manifestazione ad Ancona in difesa della sanità marchigiana / Video
ANCONA – Grande mobilitazione, questa mattina, ad Ancona, promossa da Cgil, Cisl e Uil, in difesa della sanità pubblica. Tanta partecipazione al corteo, partito da piazza Cavour in direzione Passetto. Le richieste dei sindacati alla Regione sono precise. Si parte dalla necessità di ridurre la mobilità passiva a quella di contenere i tempi di attesa anche riorganizzando il Cup regionale.
Ma non solo: occorre, per Cgil, Cisl e Uil, riordinare la rete ospedaliera e le reti cliniche e approvare Percorsi diagnostici terapeutici assistenziali più efficienti. Inoltre, bisogna aumentare le risorse per la prevenzione e per l’assistenza territoriale, rafforzare i Distretti sanitari e implementare la rete di Case e Ospedali di comunità. E ancora: occorre investire nelle strutture residenziali e semiresidenziali socio-sanitarie, finanziare il Fondo di solidarietà, dare impulso alla Medicina di genere, stabilizzare i precari della sanità.
Tutte questioni rispetto alle quali, secondo i sindacati, la Regione mostra ritardi nella programmazione degli interventi che si renderebbero necessari per il rilancio della sanità pubblica delle Marche. E’ mancata, fino ad oggi , la volontà di un dialogo concreto con le forze sociali che affronti i nodi urgenti, già a partire dai contenuti del piano socio sanitario approvato dalla Giunta e che sarà in fase di discussione in consiglio nelle prossime settimane. Per questo, se non ci saranno risposte, la mobilitazione proseguirà.
“Sveglia Regione! Negli ultimi anni la sanità è nettamente peggiorata, dopo quasi tre anni di governo la giunta Acquaroli deve prendersi le proprie responsabilità”. Lo ha detto il sindaco di Pesaro Matteo Ricci durante la manifestazione regionale. “Oggi migliaia di persone hanno sfilato al fianco dei sindacati per manifestare a favore di una sanità migliore in Italia e nelle Marche. Dopo tante promesse e propaganda il risultato è stato l’aumento delle liste d’attesa e della mobilità passiva, e pronto soccorso allo stremo. Occorre uno scatto d’orgoglio da parte di tutti. Il rodaggio è finito da tempo, basta dare colpe a chi c’era prima”, ha concluso Ricci.
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