Confcommercio fortemente contraria ad un nuovo supermercato a Centinarola
Confcommercio fortemente contraria ad un nuovo supermercato a Centinarola
FANO – Confcommercio Marche Nord torna a ribadire la sua forte contrarietà alla realizzazione di un supermercato a Fano, in località Centinarola. «Siamo contro l’edilizia contrattata – spiega il direttore generale Amerigo Varotti – . Le amministrazioni comunali contrattano spazi pubblici in cambio di realizzazioni di opere imprenditoriali. In questo caso si vuole costruire l’ennesimo supermercato centro commerciali in cambio di opere pubbliche importanti per la comunità.
Questa logica della urbanistica contrattata è lungi dall’essere un modello per il futuro: si consuma suolo, si aprono nuove opportunità commerciali in un momento di grave difficoltà per il settore, e quando c’è un esubero di superfici a disposizione per la grande distribuzione che ha ucciso il commercio, i borghi e i nostri paesi, le attività di prossimità nei centri storici.
Questa scelta di Centinarola è fallimentare, frutto di una politica edilizia del passato che pensavamo fosse ormai un ricordo. Ci auguriamo che questo percorso venga interrotto come auspicano tanti cittadini Basta centri commerciali, supermercati, valorizziamo i centri storici, i quartieri, diamo vita alle città. Se ci sono investimenti importanti come lo sono quelli per le scuole, la viabilità, si vadano a cercare le risorse nei progetti da presentare all’unione europea, nei progetti del Pnnr.
Insomma si trovino altri fondi, ma non si contratti le opere importanti con ulteriore cementificazione e ulteriori centri commerciali». Sulla stessa lunghezza d’onda la presidente di Confcommercio Fano Barbara Marcolini: «Già a dicembre, insieme ad altre associazioni di categoria, eravamo intervenuti su questa importante questione che riguarda il futuro della nostra città con una lettera all’amministrazione comunale nella quale esprimevano il totale dissenso alla procedura per consentire l’apertura di una nuova media struttura di vendita. I motivi sono molto semplici. Un nuovo supermercato comporterebbe il consumo di ulteriore suolo e porterebbe alla chiusura dei piccoli negozi già in difficoltà. Ulteriori supermercati alla città di Fano non servono, sono più che sufficienti gli attuali. Quello che serve, invece, è aiutare le attività di prossimità con politiche efficaci».
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