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Tullio Giacconi, una vita in musica: Chiaravalle ricorda il Maestro

Tullio Giacconi, una vita in musica: Chiaravalle ricorda il Maestro

CHIARAVALLE – Oggi, sabato 29 aprile, si terranno presso il Teatro Valle varie iniziative promosse dal Comune di Chiaravalle per ricordare il Maestro Tullio Giacconi, il grande musicista chiaravallese che è stato accompagnatore e mentore di molti cantanti (tra cui Luciano Pavarotti) e di cui il prossimo anno ricorrerà il centesimo anniversario della nascita.

Alle ore 17.30, presso le Salette del Teatro che da anni sono intitolate proprio a Giacconi, verrà inaugurata la mostra permanente “Tullio Giacconi. Una vita in musica”: un racconto per immagini della straordinaria carriera del Maestro e delle sue innumerevoli collaborazioni, a partire dal materiale fotografico e documentale messo a disposizione dalla famiglia dell’artista. La mostra, a ingresso gratuito, sarà aperta al pubblico fino alle 23 del giorno inaugurale e, nelle settimane successive, potrà essere visitata previa prenotazione al numero 071 9499202.

Alle ore 18 il Teatro Valle ospiterà un talk in omaggio del Maestro Giacconi con la presenza dei suoi familiari, di musicisti suoi allievi, di associazioni fortemente legate a lui e di varie realtà musicali del territorio. L’evento sarà condotto da Riccardo Serenelli, direttore d’orchestra, Maestro del Coro Lirico Marchigiano Vincenzo Bellini, presidente e direttore artistico di Villa InCanto. Saranno numerosissimi gli ospiti che ricorderanno il musicista: Rita Giacconi, nipote del Maestro, Gerardo Cerca e Angela De Pace, rispettivamente ex presidente e attuale presidente del Coro Bellini, Andrea Gioacchini e Aldo Grassini, presidente e vicepresidente dell’Associazione Amici della Lirica Franco Corelli, Cristiano Veroli, musicologo e collaboratore della FORM, Roberto Ripesi e Andrea Silvestrelli, allievi di Giacconi e cantanti lirici di fama internazionale, Giacomo Medici, baritono chiaravallese e direttore artistico del PIF Around, Cristina Gattini, presidente della Banda Musicale Città di Chiaravalle, Edgardo Giorgio, direttore dell’Istituto Musicale Ars Musica e Luciana Petrini, presidente della Corale Polifonica S. Maria in Castagnola. Il talk sarà aperto al pubblico fino ad esaurimento posti.

Gran finale alle ore 21, sempre al Teatro Valle, con il concerto dell’Orchestra Filarmonica Marchigiana in memoria del Maestro Giacconi, i cui protagonisti saranno Enrico Bassi al fagotto e Asier Eguskitza alla direzione. Il programma prevede il Concerto per fagotto e orchestra RV 495 di Antonio Vivaldi, il brano Vivaldi in memoriam di Cristian Carrara, il Concerto a fagotto principale e orchestra in si bemolle maggiore attribuito a Gioachino Rossini e la Sinfonia n. 40 in sol minore K. 550 di Wolfgang Amadeus Mozart. Prevendita presso il botteghino del teatro (071 7451020), AMAT, biglietterie del circuito e online su www.vivaticket.com.

TULLIO GIACCONI

Il Maestro Tullio Giacconi nasce a Chiaravalle il 24 febbraio 1924. Grazie anche al padre Ernesto, insegnante di strumenti a fiato, fin da bambino si avvicina al mondo della musica, imparando con estrema facilità a suonare prima il quartino, poi il pianoforte e la fisarmonica. Parallelamente, all’interno del Collegio Pergolesi di Jesi, studia e consegue la maturità classica, iscrivendosi in seguito alla facoltà di Matematica a Roma. Arriva ad appena un esame dalla tesi, ma non si laurea sia per la sua passione musicale sia per ragioni lavorative: il padre teme infatti che con la sola musica Tullio non abbia garanzie per l’avvenire; dunque, lo sprona a trovarsi un’occupazione “regolare”. Giacconi vince un concorso indetto dall’Ufficio del Lavoro di Forlì; ottiene inoltre il diploma da geometra e un impiego presso la Manifattura Tabacchi di Chiaravalle. Ma la musica resta la sua passione assoluta, che coltiva prendendo lezioni presso il Collegio Pergolesi. Per l’esame finale in pianoforte, durante la Seconda guerra mondiale, raggiunge Pesaro in bicicletta accompagnato dal padre; e, sotto l’occhio vigile del Maestro Zandonai, si diploma presso il Conservatorio Rossini. Al piano sa incantare chiunque lo ascolti, interpretando gli spartiti fin dalla lettura a prima vista. Se ne accorge Bio Boccosi, che ha formato ad Ancona un’orchestra per gli Alleati e lo vuole con sé; Giacconi entra a far parte dell’ensemble, con cui si esibisce in tutta Italia. Forma, inoltre, un’orchestra che suona musica leggera nei locali all’aperto. Negli anni ’60 ha il primo incontro con la Rai: entra nell’Orchestra dell’Ente Radiotelevisivo Nazionale, con cui accompagna i mostri sacri di allora, da Nilla Pizza ad Alighiero Noschese fino al Quartetto Cetra. Nel 1960 un altro incontro fondamentale, quello con la Corale Bellini; chi all’epoca fa parte di essa non sempre conosce la musica, ma pratica il canto più per diletto. Tullio ne è direttore fino al 1992; in questo trentennio riesce a far crescere la Corale tanto da farla diventare parte integrante di numerose opere allestite al Teatro Pergolesi di Jesi e allo Sferisterio di Macerata. Nel 1979 il Maestro va in pensione e può finalmente dedicare tutto il suo tempo alla musica. Nello stesso anno inizia ad impegnarsi anche con l’Accademia di Osimo. Durante la sua lunga carriera suona in moltissimi teatri italiani: il Petruzzelli di Bari, il Massimo di Cagliari, il Ponchielli di Cremona, ma anche a Taranto, Ascoli Piceno, Siena, Padova, Adria, Chieti, Teramo, solo per citarne alcuni. Molteplici sono anche le esperienze all’estero, ad esempio presso i teatri dell’opera de Il Cairo, di Dublino e in molti altri in Germania. Nei teatri dove lavora è il direttore del coro o il maestro sostituto, oppure accompagna gli artisti al piano. È sempre disponibile ad aiutare i cantanti lirici a migliorare, accogliendoli anche nella propria abitazione a Chiaravalle. Grazie a borse di studio, persino vari cantanti coreani giungono in Italia e fanno tappa a casa Giacconi.

Quanti hanno avuto la fortuna di conoscerlo definiscono unanimemente Tullio una persona modesta, riservata e dalle straordinarie doti umane, tanto che il Maestro arriva a stringere amicizia con gli artisti o a non farsi pagare per alcune prestazioni. Tra gli episodi che descrivono la sua personalità ne spicca uno in particolare: durante una rappresentazione lirica andò via la luce e lui continuò a suonare al buio senza esitazioni per tutto il tempo del ripristino; vari musicisti dissero che non avevano mai assistito a nulla di simile. Conosce un numero tale di cantanti che, in occasione del concorso Corelli, non vuole far parte della giuria poiché non intende esprimere un giudizio favorevole o sfavorevole sugli artisti, ma preferisce – come ha fatto per tutta la vita – accompagnarli al pianoforte durante l’esibizione canora. Nel corso degli anni si segnalano le collaborazioni con Gli Amici della Lirica e Gli Amici della Musica. Nel 1997 viene insignito, per alti meriti artistici, dell’onorificenza dell’Ordine dei Cavalieri di Malta. Nelle sue tournée ha lavorato assieme a Maestri come Gustav Kuhn, Peter Maag, José Collado e altri. Tra le molte richieste che riceve ci sono anche quelle di Luciano Pavarotti, che non manca mai di invitare Giacconi nella sua residenza estiva di Pesaro perché lo accompagni al pianoforte; il cantante si prepara con lui in quelle opere che interpreterà sui più prestigiosi palcoscenici del mondo. Tullio Giacconi muore a Chiaravalle il 2 ottobre 2004.

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