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A Chiaravalle Rifondazione Comunista sostiene la lista “Città in Comune”

A Chiaravalle Rifondazione Comunista sostiene la lista “Città in Comune”

CHIARAVALLE – “Da tempo ormai gli enti locali sono stati privati della loro capacità di essere strumenti politici delle comunità, vessati dai vincoli di bilancio, imbavagliati dalle leggi elettorali che depotenziano la rappresentanza, ingessati nella gabbia che dà al sindaco e agli esecutivi potere assoluto di decisione. In questo quadro sono state cancellate le differenze valoriali e progettuali sostituite dal localismo civico che rende grigia l’offerta politica”. E’ quanto afferma in una nota il Partito della Rifondazione Comunista.

“ Non c’è da stupirsi che in occasione delle scadenze elettorali si assista sempre più alla nascita di liste “laoocontiche” caratterizzate da interessi diversi, che accomunano velleità personali e  particolarismi corporativi. Chiaravalle è un esempio di scuola. Questo non significa che non occorra distinguere e, per quanto possibile, scegliere.

“Rifondazione Comunista, che non è presente in questa competizione elettorale ha , purtuttavia individuato nella lista “Città in Comune” un progetto chiaro per riportare nel Consiglio comunale lo spirito della democrazia partecipata . le donne e gli uomini che sono in quella lista sono altrettante testimonianze di impegno sociale praticato su temi centrali della nostra vita civile, siano le lotte per il lavoro, l’impegno per la difesa dell’ambiente, la solidarietà sociale, l’antifascismo.

“Ieri un quotidiano online, presentando le liste per il rinnovo del Consiglio comunale di Chiaravalle ha, erroneamente, sostenuto che la lista “Città in Comune” sia espressione di Rifondazione Comunista e Movimento 5 Stelle, non è così. Crediamo che quella proposta sia diversa e molto di più, un tentativo di dare a Chiaravalle un’ occasione per ridare alla politica una pulizia e una dignità sfigurata in questi anni da vicende senza dignità e da un’ inerzia amministrativa che non ha risolto i problemi più gravi di quella comunità, il pessimo stato ambientale, il degrado dei presidi sanitari, le difficoltà di garantire servizi pubblici efficienti, l’assenza di progettualità su annose questioni urbanistiche, il disinteresse verso vecchie e nuove problematiche , vedi i rischi e la nocività della raffineria Api o il prossimo insediamento di Amazon nel vicinissimo Interporto.

“È semmai in questo senso che ci sentiamo di sostenere “Città in Comune”, un progetto che guardiamo con favore ma di cui non facciamo parte , convinti che la sua autonomia sia la condizione necessaria per crescere e offrire ai cittadini di Chiaravalle un’ alternativa concreta per il rinnovamento della vita democratica della città”, afferma sempre Rifondazione Comunista.

 

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