Sussidiarietà e sviluppo sociale, venerdì 3 marzo incontro a Fano
Sussidiarietà e sviluppo sociale, venerdì 3 marzo incontro a Fano
FANO – Venerdì 3 marzo, alle ore 18, nella Chiesa di Santa Maria del Gonfalone in Via Rinalducci a Fano ci sarà la presentazione del rapporto 2022 su Sussidiarietà e sviluppo sociale a cura della Fondazione per la Sussidiarietà.
L’evento organizzato dal Centro Culturale “E. Mounier” di Acqualagna in collaborazione con la Bcc di Fano vedrà partecipi dell’evento: Giorgio Vittadini, Presidente della Fondazione per la Sussidiarietà e tra i curatori del rapporto; Romualdo Rondina, Presidente della Bcc di Fano; Lucia Albano, Sottosegretario di Stato per l’Economia e le finanze; Andrea Boccanera, Fondatore e Presidente ETS “Onlus Gulliver”.
La dimensione sociale è venuta alla ribalta per l’aumento della povertà e delle disuguaglianze ma non si è indagato abbastanza sul contributo apportato dai corpi intermedi e dall’associazionismo alla tenuta e alla crescita del paese.
Il rapporto realizzato in collaborazione con l’Istat dimostra come la cultura sussidiaria, e i soggetti che ne fanno parte, contribuiscono al benessere collettivo e al bene comune: partecipare ad attività sociali e di volontariato migliora la qualità della vita, facilita la ricerca di un lavoro e riduce il rischio povertà. L’analisi statistica, condotta con appropriati indicatori, misura la stretta correlazione tra sentimento di apertura e fiducia della persona, partecipazione ad attività sussidiarie e sviluppo sociale.
In sintesi viene suggerito un approccio che metta al centro dei processi di sviluppo l’economia sociale. Questo comporta un cambiamento che coinvolge il settore privato – con un approccio stakeholder oriented e con nuove forme d’impresa -, le amministrazioni pubbliche – attraverso un’amministrazione condivisa con il Terzo Settore – e il settore finanziario, grazie ad investimenti socialmente responsabili. Le società moderne vivono continuamente momenti di difficoltà e crisi e occorre un modello sociale che ha capacità continue di adattamento che non può essere lasciato solo in mano allo Stato e al mercato.
I relatori verranno chiamati a raccontare come la loro azione tenda a favorire lo sviluppo della cultura sussidiaria nei territori di insediamento e come la politica intenda favorire questa crescita dei corpi intermedi per avere una società civile attiva e partecipe del bene comune. Verrà lasciato ampio spazio alle domande dal pubblico.
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