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Sopralluogo del sindaco Seri all’Opificio delle Pietre Dure di Firenze dove si stanno restaurando due opere di Fano

Sopralluogo del sindaco Seri all’Opificio delle Pietre Dure di Firenze dove si stanno restaurando due opere di Fano

FANO – Il sindaco Massimo Seri, l’assessore alla Cultura Cora Fattori e i funzionari del Servizio Cultura hanno partecipato ieri, mercoledì 11 gennaio, ad un sopralluogo nei laboratori dell’Opificio delle Pietre Dure di Firenze, nella sede della Fortezza da Basso. In questo Istituto, eccellenza a livello internazionale nel campo del restauro dei beni culturali, una equipe di esperti è al lavoro su due delle più importanti opere del patrimonio cittadino fanese: la Pala Durante con Madonna in trono con Bambino e Santi, firmata da Pietro Vannucci, il Perugino e datata 1497, e la cimasa con Cristo in Pietà.

Entrambe furono commissionate al Maestro umbro dai frati Minori Osservanti per decorare l’altare della cappella dell’Annunziata nella Chiesa di Santa Maria Nuova, insieme alla celebre Predella con Storie della Vergine, per cui si ipotizza la collaborazione del giovane Raffaello.

Presenti al sopralluogo anche il dott. Tommaso Castaldi e la dott.ssa Giulia Agostinelli, funzionari della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Ancona e Pesaro e Urbino che ha condiviso e supportato l’intero percorso progettuale.

Ad accogliere la delegazione fanese la soprintendente dell’OPD Emanuela Daffra, il direttore del settore restauro dipinti Sandra Rossi nonché i responsabili del restauro della pellicola pittorica, del supporto ligneo e delle indagini scientifiche che hanno illustrato nel dettaglio le fasi delle operazioni sin qui effettuate e lo stato di avanzamento dell’intervento.

Le opere, sottoposte ad un trattamento di disinfestazione da attacco biologico, sono state oggetto di un’estensiva e approfondita campagna di indagini diagnostiche, radiografiche, fotografiche e multispettrali che hanno fatto emergere ulteriori, interessanti novità sullo stato di conservazione delle tavole, sui materiali costitutivi, sulla tecnica esecutiva del pittore umbro.

Un lavoro scientifico complesso e articolato per cui il prestigioso Istituto del MIC, dato il valore delle opere, ha messo completamente a disposizione le sue competenze specialistiche, i suoi laboratori e le attrezzature.

Il restauro non è ancora terminato e indicativamente bisognerà attendere la fine dell’estate per poter tornare ad ammirare le opere nel loro pieno splendore.

In occasione delle celebrazioni del 2023, in cui ricorre il Cinquecentenario della morte di Perugino, l’Amministrazione intende quindi restituire le opere alla piena fruizione pubblica e ha ribadito la volontà di programmare eventi finalizzati a valorizzare l’operazione di grande valenza scientifica condotta con l’OPD e più in generale l’opera e la figura del maestro umbro.

INFO SULLE OPERE / La celebre Pala costituisce uno degli esiti migliori della pittura del Perugino che qui rappresenta il tema della Sacra Conversazione tra la Vergine assisa in trono con il Bambino Gesù e i Santi Giovanni Battista, Ludovico da Tolosa, Francesco, Pietro, Paolo e Maria Maddalena entro una costruzione architettonica basata sulla ripetizione prospettica di arcate, tipica della pittura peruginesca degli ultimi decenni del secolo.

L’opera è detta anche “Pala di Durante” dal nome del committente che compare nell’iscrizione sul piedistallo ai piedi della Vergine, un tal Durante di Giovanni Vianuzzi che nel 1485 donò ai frati Minori Osservanti un lascito al fine di ornare la cappella dell’Annunziata nella Chiesa di Santa Maria Nuova, nuova sede dei frati dopo il trasferimento da San Lazzaro.

La Lunetta, che completa la Pala, raffigura la Pietà: al centro il corpo di Cristo privo di vita appoggiato a un sarcofago e sorretto da Nicodemo e Giuseppe d’Arimatea, ai lati i Dolenti, ovvero la Vergine e San Giovanni Battista.

 

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