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A Jesi inaugurata la mostra “Habitat – Le forme e i modi della natura” a cura di Stefano Verri

A Jesi inaugurata la mostra “Habitat – Le forme e i modi della natura” a cura di Stefano Verri

di VINCENZO PREDILETTO*

JESI – Il dottor Mauro Tarantino, Segretario generale della Fondazione CRJ, venerdì mattina 2 dicembre nel dare il benvenuto agli ospiti relatori e ai giornalisti per la conferenza stampa e visita guidata in anteprima della mostra “HABITAT – Le forme e i modi della natura” a cura di Stefano Verri ( che sarà aperta al pubblico per l’inaugurazione alle ore 18), ha esordito affermando che si tratta senza dubbio dell’evento artistico più importante dell’anno, peraltro visitabile fino all’11 aprile 2023 con ingresso libero tutti i giorni nelle accoglienti sale a pianterreno di Palazzo Bisaccioni in piazza Colocci nella storica città federiciana.

Il Segretario ha poi passato subito la parola all’ing. Paolo Morosetti, Presidente della Fondazione CRJ, il quale auspica una bella e forte ripartenza culturale attraverso questa nuova esposizione di alto profilo e sicura rilevanza internazionale per promuovere, nell’ambito degli obiettivi statutari della Fondazione, la partecipazione viva e le conoscenze artistiche del pubblico non solo a livello locale ma dell’intero territorio regionale e nazionale. Egli ringrazia Mauro Tarantino per la professionalità e l’impegno profuso nel coordinare ottimamente come sempre questa nuova proposta artistica e culturale, il curatore Stefano Verri, il Ministero della Cultura e la Regione Marche per il patrocinio e soprattutto il Gruppo Intesa S. Paolo per le 39 opere in esposizione provenienti dalle varie sedi di Gallerie d’Italia di proprietà del prestigioso Istituto Bancario e per il costante supporto finanziario al mondo dell’arte ed alla comunità sociale pur in tempi così difficili, dando rilievo peraltro agli aiuti e benefici economici elargiti (somme da 2.500 a 3000 euro secondo i casi) dalla stessa Fondazione a ben 660 famiglie del territorio colpite dalla recente alluvione del 15-16 settembre e dalle scosse sismiche del 9-10 novembre.

Successivamente c’è stato l’intervento del dr. Mario Iezzi quadro direttivo Banca Intesa il quale, dopo aver ringraziato i presenti ed apprezzato la proficua sinergia con la Fondazione CRJ attiva fin dal 2019, ha precisato che dal 1989 il Gruppo Intesa San Paolo ha restaurato oltre 2.000 opere di rilevanza internazionale in gran part custodite nei magazzini (ben 35.000 opere) per consentirne la fruizione e visibilità alla collettività non solo nelle 4 Gallerie di Milano, Torino, Vicenza e Napoli ma anche presso altri musei e palazzi organizzando specifici eventi in sinergia con diverse associazioni culturali. Ha altresì rimarcato che la “Mission fondamentale del Gruppo Intesa” con un’importante presenza in provincia, ben 56 sportelli nella Regione Marche e con 315 milioni di euro di prestiti a lungo e medio termine erogati a favore di privati, imprese e terzo settore, è quella di organizzare e sostenere la partnership come questa con la Fondazione CRJ, di essere presente non solo per business ma anche per realizzare iniziative culturali ed artistiche nel territorio, accennando al Progetto Galleria Academy per valorizzare al meglio le opere d’arte e fornire concrete opportunità di lavoro a giovani laureati ed operatori dei beni culturali.

A questo punto il microfono è passato al curatore Stefano Verri, il quale ha prima ringraziato la Fondazione CRJ e Intesa Sanpaolo per la possibilità avuta di curare l’allestimento delle 39 opere in esposizione ed il prezioso catalogo pubblicato da Danilo Montanari Editore, poi per meglio illustrare il tema complesso del rapporto dell’uomo con il paesaggio molto indagato in ambito artistico nell’ Ottocento e soprattutto nella prima metà del Novecento  si è soffermato in particolare sulle opere di Balla, Ottone Rosai e di Piero Marussig, poi a partire dagli anni ’50 sulle opere di Fausto Pirandello, Ernesto Treccani, Lucio Fontana, Jan Fabre ed Enrico Baj e dai cruciali Sessanta (momento ecologico percepito più attentamente dalle masse) sulle rappresentazioni evocative della natura di artisti quali Giorgio De Chirico e Picasso e dai successivi anni Settanta (Arte Povera che affronta la tematica del paesaggio negli aspetti estetici e sociali)   sui quadri di Salvo Mangione, Mario Schifano, Giuseppe Penone, Mario Merz, Stefania Galegati e Grazia Toderi   con il paesaggio e la natura sempre prevalenti protagonisti ed infine sulle opere di inizio XXI sec. di Olafur Eliasson e Darren Almond, artisti della nuova generazione.

Al termine della conferenza molto interessante e stimolante, il dr. Tarantino ringrazia Silvia Bordini in sala per il prezioso contributo critico presente nel catalogo e l’editore Danilo Montanari nonché Maria Chiara Salvanelli Ufficio Stampa, quindi invita il gruppo di giornalisti e tutti i presenti compreso lo staff tecnico della Fondazione a raggiungere le sale espositive per fruire dell’esaustiva ed utilissima visita guidata dallo stesso curatore Stefano Verri. Alla fine del bellissimo percorso espositivo, davvero ricco di suggestioni e stimoli per l’osservatore, che analizza i complessi legami tra l’uomo e la natura attraverso i vari decenni, non si può che consigliare a tutti gli appassionati di arte ed ambiente di non perdere l’occasione di organizzare un viaggio a Jesi per visitare ed apprezzare nelle sue valenze artistiche e tematiche il nuovo allestimento espositivo organizzato dalla Fondazione CRJ grazie alle 39 opere fornite con lungimirante generosità da Intesa Sanpaolo.

La mostra sarà aperta tutti i giorni fino all’11 aprile 2023 da lunedì a domenica dalle ore 9:30 alle 13 e nel pomeriggio dalle ore 15:30 alle 19:30.

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