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Gli ambientalisti dicono no al prelievo di ghiaia dal fiume Esino

Gli ambientalisti dicono no al prelievo di ghiaia dal fiume Esino

Dovrebbe servire per il ripascimento della spiaggia di Marina di Montemarciano. L’Alleanza delle Associazioni Ambientaliste marchigiane esprime un parere fortemente critico e preoccupato

ANCONA – La coalizione ambientalista delle Marche esprime forte preoccupazione per gli effetti che il progetto definitivo presentato dal Provveditorato alle Opere pubbliche in relazione agli interventi di difesa costiera di due chilometri a Marina di Montemarciano con asportazione di inerti dall’alveo del fiume Esino potrà provocare in primo luogo sul fiume stesso ma anche lungo la costa.

“Il quantitativo di ghiaia che dal fiume dovrebbe essere riposizionato sulla costa è enorme con impatto fortissimo sia sugli aspetti geomorfologici del fiume che sull’intero ecosistema fluviale con tutte le sue componenti biotiche a abiotiche”, scrivono le associazioni ambientaliste Cai – Enpa – Forum Salviamo il Paesaggio – Italia Nostra – Lac – la Lupus in Fabula – Legambiente – Pro Natura – Wwf.

“Si consideri che il progetto prevede una asportazione di circa 400.000 metri cubi di ghiaie il che significa la movimentazione giornaliera di circa 80 camion per circa 600 giornate di lavoro; tuttavia considerando i tempi di sosta dei lavori durante il periodo delle nidificazioni, mal tempo ecc. è prevedibile un periodo di intervento di diversi anni.

“Il Wwf Ancona-Macerata ha incaricato un gruppo di esperti per analizzare il progetto e per esprimere un documentato parere tecnico al riguardo. Le osservazioni al progetto sono state redatte dal Dott. Jacopo Angelini (avifauna), Prof. Fabio Taffetani (vegetazione), dott. Geol. Andrea Dignani (idromorfologia), Dott. Nat. Andrea De Paoli (ittiofauna), Dott. Agr. David Belfiori (agronomo/esperto aree protette), Dott. Amb. Leonardo Marotta (ripascimento spiaggia marina).

“Il documento contiene indicazioni approfondite e puntiformi su molteplici aspetti progettuali rilevando numerosi aspetti carenti, da analizzare ed approfondire ulteriormente al fine di una reale valutazione dell’efficacia del progetto e degli impatti ambientali prodotti.

“Alla luce di quanto elaborato dai tecnici incaricati, la coalizione delle Associazioni ambientaliste marchigiane esprime un parere fortemente critico relativamente all’approccio concettuale del progetto per l’impiego di risorse economiche pubbliche destinato a produrre esclusivamente effetti dubbi e temporanei, sia sulla mitigazione del rischio idrogeologico che sul ripascimento della spiaggia.

“Il progetto, se attuato, produrrebbe, infatti, un esteso, duraturo e significativo impatto ambientale sul fiume Esino in quanto, a fronte di una parziale e temporanea mitigazione del rischio idrogeologico nella sola parte interessata dalle escavazioni, si avrebbero assai probabili alterazioni geomorfologiche con conseguenti rischi idrogeologici a valle del tratto fluviale.

“L’approccio progettuale sembra assecondare una strategia di attuazione di periodici interventi sull’asta fluviale e sulla spiaggia, con il ripetersi di ciclici impatti ambientali e continui impieghi di risorse pubbliche per la risoluzione delle medesime e ricorrenti problematiche.

“L’impatto generato dagli interventi progettuali sull’ecosistema fluviale diminuirà la resilienza del fiume Esino nell’affrontare gli effetti dei cambiamenti climatici, tra cui anche l’incremento del dissesto idrogeologico e rischia di compromettere il raggiungimento dell’obiettivo prefissato dello stato ecologico delle acque al 2027, come richiesto dalla Direttiva Quadro Acque.

“Le Osservazioni tecniche hanno evidenziato anche la presenza di alcuni elementi di difformità con le indicazioni di alcune strategie di gestione territoriale regionali, quali il Contratto di Fiume dell’Esino e la Rete Ecologica delle Marche, ponendosi peraltro in contrasto con le recenti direttive e regolamenti comunitari in materia di conservazione della biodiversità e riqualificazione ecologica.

“Il Wwf Ancona Macerata e le altre associazioni ambientaliste firmatarie del presente comunicato, chiedono pertanto la formulazione di un nuovo ed ecosostenibile assetto di progetto dell’area di Marina di Montermarciano e auspicano che le risorse pubbliche impiegate per la realizzazione del progetto in questione, pari ad € 12.985.600,00, siano impiegate per interventi integrati di riqualificazione ambientale e rigenerazione ecologica.

“Gli interventi programmati, per altro, effettuati senza tenere nella dovuta considerazione gli effetti delle modificazioni climatiche e i cui eventi estremi, con improvvise precipitazioni ai più lunghi periodi di siccità, divengono sempre più frequenti.

“Se davvero si vuole aumentare la resilienza dei fiumi ad eventi estremi e conseguentemente proteggere la spiaggia, non è di minore naturalità di cui si ha bisogno quanto piuttosto di una riacquisita naturalità che comprenda non solamente l’asta fluviale principale ma l’intero bacino idrografico”, conclude l’Alleanza delle Associazioni  Ambientaliste marchigiane Cai – Enpa – Forum Salviamo il Paesaggio – Italia Nostra – Lac – la Lupus in Fabula – Legambiente – Pro Natura – Wwf.

 

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