Anche il presidente della Toscana Eugenio Giani guarda alla valorizzazione del Montefeltro
Anche il presidente della Toscana Eugenio Giani guarda alla valorizzazione del Montefeltro
SESTINO – L’occasione è stato il viaggio verso il Sasso di Simone, per inaugurare un tratto di strada, finanziato dalla Regione Toscana con Euro 60.000, che consente un accesso più praticabile nel cuore della Riserva Naturale del Sasso di Simone. Il presidente Eugenio Giani, così, ha potuto intrattenersi con il sindaco Franco Dori nella sede del Comune.Il presidente Giani, poi, accompagnato dal Soprintendente Gabriele Nannetti si è portato a inaugurare l’ultimo tratto di strada della Riserva del Sasso di Simone.
“E’ una occasione speciale – spiega il sindaco Franco Dori – non solo per i nuovi lavori realizzati ma perché la presenza del Presidente Giani sottolinea ancora una volta la “toscanità” di Sestino e noi ribadiamo che ci sentiamo e siamo toscani, sentinelle lungo i confini appenninici che guardano l’Adriatico.”.
“Ci tenevo a tornare a Sestino – spiega Giani – perché avverto l’orgoglio dei Sestinati di essere toscani, anche se una lunga storia, di monaci, abati, Santi e nobili Casate hanno inciso e lasciato una eredità poliversa, che poi Firenze e i Medici hanno inquadrato nel Rinascimento. Il Sasso di Simone è un po’ il simbolo di questa storia e di questa toscanità: “ma – ha aggiunto il presidente –“la storia di ieri deve essere accompagnata dalla realtà di oggi. I cittadini di Sestino devono avere tutti i diritti e i servizi del resto della Toscana”.
Giani, quindi, ha ricordato un colloquio con il presidente del Parco interregionale di Carpegna, per una possibile unificazione della Riserva Regionale con esso e il progresso dei lavori alla Guinza per mettere l’Appennino – e anche Sestino – in una condizione di mobilità moderna.
L’incontro svoltosi nella storica sala del Consiglio comunale ha avuto un momento particolare: la consegna al presidente Giani, da parte della Comunità e del territorio di uno scrigno che simboleggia un po’ tutta questa realtà storica e moderna.” Questo scrigno – ha spiegato l’autore scultore Andrea da Montefeltro in rappresentanza di più realtà feretrane, vuole rappresentare un segno tangibile di unione, amicizia e fratellanza tra Firenze e il Montefeltro, non solo su temi culturali ma soprattutto sui temi sociali che interessano le comunità coinvolte”. La scultura, in pietra, è dotata di numerosi richiami alla famiglia Medici e da un “Sole” che abbraccia e protegge, simbolo della “Città del Sole”, costruita da Cosimo I sul Sasso di Simone. All’incontro ha partecipato anche l’esperta d’Arte Annalisa Di Maria.
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