Cecarini e Mancini (Pd): “Un Primo Maggio per la parità tra uomini e donne”
Cecarini e Mancini (Pd): “Un Primo Maggio per la parità tra uomini e donne”
MONDOLFO – Dai consiglieri comunali del Partito democratico di Mondolfo, Luisa Cecarini e Samuele Mancini (nella foto) riceviamo questo intervento sulla festività del Primo Maggio:
“In questa ricorrenza del Primo Maggio il nostro pensiero va in particolare alle lavoratrici donne, che hanno pagato il prezzo più alto della crisi.
Un recente rapporto della Cna Marche, che elabora dati Istat sull’occupazione, mostra come siamo ancora lontani dai dati pre-Covid. Il trend degli occupati marchigiani è in aumento, anche se ci sono ancora 15.930 lavoratori che hanno perso il posto durante la pandemia e non lo hanno ritrovato.
Ma forse è meglio dire lavoratrici, poiché nel 2021 è l’occupazione femminile a calare di 286 unità mentre la crescita è tutta maschile (+ 5.032).
Quello dell’occupazione femminile, unito alle diseguaglianze retributive, è un grido di allarme che non può essere ignorato dalla politica anche a livello locale.
Il Documento unico di programmazione (DUP) approvato il 7 marzo scorso dal Consiglio comunale di Mondolfo sottolinea come la pandemia ha avuto un effetto negativo soprattutto sull’occupazione femminile (il 98% delle persone che ha perso un lavoro è donna) ma a questa considerazione non collega nessuna proposta specifica.
La parola donne associata a proposte progettuali ricorre una volta soltanto per “iniziative volte alla sensibilizzazione sui temi della parità di genere e della valorizzazione della Donna nella società”.
Serve un impegno immediato e strutturale per contribuire a riequilibrare questo spaventoso divario di genere, che la crisi ucraina non farà che aumentare.
Se molte donne hanno rinunciato, dopo la perdita, a cercare lavoro bisogna intercettarle e aiutarle nel ricollocarsi sul mercato del lavoro, anche migliorando la formazione e le competenze.
Le amministrazioni locali possono fare molto sul tema della conciliazione dei tempi di vita e di lavoro e contribuire al mantenimento dei posti di lavoro femminili. Infine bisogna incentivare l’autoimprenditorialità e il consolidamento delle imprese a conduzione femminile, mettendosi in rete con le istituzioni e le altre realtà attive nel territorio, che favoriscono la creazione di impresa e nel breve termine intercetteranno anche i relativi fondi del PNRR.
Parlare di parità di genere è un tema trasversale, non un argomento di nicchia, buono solo per un paio di ricorrenze l’anno. Va affrontato con consapevolezza e serietà, perché dare piena parità alle donne è un’urgenza non più rimandabile e ci auguriamo che questa Giunta ne prenda finalmente atto e si attivi in maniera concreta”.
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