Il Movimento spontaneo per la Sanità pubblica chiede alla Regione per Cagli servizi sanitari adeguati
Il Movimento spontaneo per la Sanità pubblica chiede alla Regione per Cagli servizi sanitari adeguati
CAGLI – Non si ferma l’attività del Movimento Spontaneo per la Sanità Pubblica di Cagli che ha organizzato un nuovo incontro sul tema ospedale.
Erano presenti il sindaco ed i rappresentanti locali di Forza Italia, Italia Viva, Udc e dei gruppi consiliari di minoranza e di maggioranza in consiglio comunale che hanno aderito all’invito del Movimento Spontaneo.
Da parte di tutti i presenti è stato ricordato che, finalmente, dopo le promesse fatte in campagna elettorale di riapertura dei 13 ospedali colpevolmente trasformati dalla Giunta precedente ora la Regione si interessa, parla e fa proposte operative sull’Angelo Celli, cosa che non succedeva da anni.
I responsabili dei partiti e dei gruppi consiliari presenti hanno concordato TUTTI con le richieste che il Movimento Spontaneo ,come anche Comune e Unione Montana, hanno fatto alla Regione per l’utilizzo dell’ospedale:
-Attività di ricovero per LUNGODEGENZA post acuzie;
-Attività corrispondente al PUNTO DI PRIMO INTERVENTO (PPI) ;
-Attività di CHIRURGIA BREVE ambulatoriale attraverso la predisposizione di una sala operatoria.
Al termine della riunione si è stabilito di fare un comunicato dove si dice : “I gruppi ed i partiti prendono atto con soddisfazione e danno merito alla Giunta regionale di aver scelto Cagli per i finanziamenti per l’edilizia ospedaliera relativi all’Angelo Celli. Ora chiedono che vengano deliberati i servizi che dovranno garantire le prestazioni minime come: Lungodegenza, Ppi e Chirurgia breve ambulatoriale e si attiveranno presso i propri rappresentanti in Regione al fine di poter tornare a dare ai cittadini dell’Unione montana quanto richiesto anche alla giunta precedente senza però purtroppo essere stati ascoltati”.
In pratica tutti i presenti hanno concordato sulla richiesta da rivolgere alla Regione di concedere una deroga, come peraltro indicato già nel Piano Sanitario in vigore che stabiliva che: ”…tenendo conto anche dei percorsi sanitari già avviati anche per i territori di Cagli (ed altri due) l’equiparazione ad aree disagiate o particolarmente disagiate la Giunta individua con apposito atto le zone particolarmente disagiate e con le relative strutture ospedaliere”.
Diversamente si chiede di studiare formule organizzative (collaborazione con altri ospedali, etc.) per assicurare i servizi essenziali richiesti al fine di venire incontro alle esigenze delle popolazioni di un vasto territorio ed evitare la mobilità passiva verso la vicina Umbria.
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