Divertimento in sicurezza, a Chiaravalle un confronto per migliorare ancora
Divertimento in sicurezza, a Chiaravalle un confronto per migliorare ancora
Il Comune, la Fondazione Montessori e il CoGeU sottoscrivono una manifestazione d’interesse alla presenza delle scuole e della Consulta dei Giovani
CHIARAVALLE – Nella Sala consiliare del Municipio di Chiaravalle, si è tenuto un incontro dedicato al diritto dei giovani al divertimento in sicurezza. Vi hanno preso parte l’Amministrazione comunale (rappresentata da Eleonora Chiappa, vicesindaco e assessore alla protezione civile, e Francesco Favi, assessore alla pubblica istruzione e alle politiche giovanili), la Fondazione Chiaravalle Montessori (nelle persone del presidente Alfio Albani e del vicepresidente Nedo Fanelli), il CoGeU (per il quale è intervenuta la presidente Luigina Bucci assieme ad altri associati), la Consulta Comunale dei Giovani e, in rappresentanza delle scuole di Chiaravalle, il dirigente Lorenzo Savini con alcuni insegnanti e alunni delle classi terze della secondaria di primo grado degli Istituti Comprensivi “Rita Levi-Montalcini” e “Maria Montessori”, la coordinatrice della sede di Chiaravalle dell’Istituto di Istruzione Superiore “Podesti – Calzecchi Onesti” Roberta Maggiori con due studenti delle classi quinte.
Il CoGeU (inizialmente Comitato Genitori Unitario) è un’associazione costituitasi all’indomani dei tragici fatti accaduti nella notte dell’8 dicembre 2018, quando una giovane mamma e cinque adolescenti persero la vita nella calca generatasi dal panico nella discoteca Lanterna Azzurra di Corinaldo. Chi ha vissuto da vicino quei drammatici avvenimenti, arrivando a perdere i propri cari, ha saputo trasformare lo sgomento e il dolore in impegno e determinazione affinché quanto avvenuto non riaccada. L’associazione persegue la più ampia tutela della salute fisica e psicologica dei giovani, con il riconoscimento del loro diritto al divertimento così come viene sancito dall’art. 31 della Convenzione sui diritti dell’infanzia; e dalla sua azione è scaturito il Codice etico dell’intrattenimento dei minori (firmato nel 2019 dalla stessa associazione, dal Garante regionale dei diritti della persona e dalle associazioni di categoria dei locali da ballo), trasformato poi in un Manifesto del divertimento in sicurezza dai ragazzi che hanno aderito al CoGeU.
Queste e altre iniziative (compresi il concerto tenutosi lo scorso 8 dicembre presso la Fenice di Senigallia e il presidio allestito vicino al Teatro Ariston in occasione del Festival di Sanremo) sono state illustrate dalla presidente Luigina Bucci, alle cui parole hanno fatto seguito quelle degli altri intervenuti, nella convinzione comune che il rispetto e la difesa della vita sono la base imprescindibile di ogni disegno etico pensato per i giovani. Al termine dell’incontro il Comune, la Fondazione e il CoGeU hanno sottoscritto un documento per il riconoscimento del diritto dei giovani a divertirsi in sicurezza, condividendo l’esigenza di un percorso di sensibilizzazione rivolto all’intera società civile. I tre Enti fanno propria l’opportunità di unirsi in una manifestazione di interesse e di intenti per avviare attività di formazione e per realizzare progetti che coinvolgano giovani e adulti. Ciò risulta particolarmente rilevante nella città che ha dato i natali a Maria Montessori, alla quale si deve moltissimo quando si parla dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza; la scienziata seppe infatti denunciare la condizione del minore quale “cittadino dimenticato” e operare per il suo pieno riconoscimento etico-giuridico e per il suo armonico benessere psicofisico ed educativo.
Ag – RIPRODUZIONE RISERVATA - www.laltrogiornale.it