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Mancini: “Dopo l’alluvione di Marotta l’Amministrazione Barbieri continua solo a parlare di studi, indagini e progetti”

Mancini: “Dopo l’alluvione di Marotta l’Amministrazione Barbieri continua solo a parlare di studi, indagini e progetti”

“Crediamo sia ora che sindaco ed amministrazione inizino a porre rimedio ai tanti problemi con un progetto vero, senza rimpallare colpe ad altri e prendendosi finalmente le responsabilità di chi amministra un territorio”

di SAMUELE MANCINI*

MAROTTA – 16 novembre 2021: questa data molti cittadini di Marotta non la scorderanno facilmente. E anche noi vogliamo che non venga dimenticata, perché aspettiamo ancora delle risposte e perché ancora non dormiamo sereni e tranquilli nelle nostre case ogni volta che piove.

Come minoranza consigliare, avevamo chiesto al sindaco Barbieri (già nel Consiglio del 22 novembre dal consigliere Mancini, bocciata subito dal sindaco) e successivamente in forma scritta a firma dei 5 consiglieri di minoranza, un consiglio monotematico per discutere ed analizzare con chiarezza i fatti del 16 novembre scorso.

Congiuntamente avevamo proposto di istituire una commissione di indagine e controllo per valutare la gestione della situazione emergenziale da parte dell’amministrazione e se ci sia un piano aggiornato che illustri gli interventi futuri e necessari per risolvere il problema.

Purtroppo nulla di quanto richiesto ci è stato concesso, ma le due richieste sono state inserite all’interno dell’Ordine del giorno del Consiglio comunale del 27 dicembre, tra l’altro in due punti separati. La stessa sera, il consigliere Mancini ha esposto una relazione dettagliata, a nome dell’intera minoranza, relativa ai fatti accaduti durante l’alluvione che analizzava diversi punti tra cui i seguenti aspetti:

La gestione dell’emergenza è stata caratterizzata da intempestività e scarsa comunicazione. Il Coc (Centro operativo comunale e cuore delle decisioni si gestioni delle emergenze) è stato aperto con estremo ritardo e quando già tutta la zona colpita era allagata.

Non sono state tempestivamente chiuse le strade pericolose già invase da fango e acqua, ne previste deviazioni del traffico in percorsi sicuri, i sottopassi allagati velocemente non sono stati prontamente chiusi ed in alcuni casi ripristinati in ritardo, lasciando la zona mare quasi isolata.

La scuola media Faa di Bruno è rimasta a lungo allagata senza che venissero effettuati i doverosi controlli ed inoltre il messaggio di chiusura delle scuole è arrivato solo a tarda notte.

Tutto questo poi è avvenuto senza che da parte di questa amministrazione, sempre molto attiva dal lato comunicativo, venisse data nessuna comunicazione in merito, né sul sito istituzionale, né sulle pagine social, né utilizzando l’utenza WhatsApp comunale, lasciando di fatto i cittadini soli e senza indicazioni durante gran parte dell’emergenza.

In merito alla prevenzione del fenomeno, è evidente e sotto gli occhi di tutti (ci sono decine di foto e segnalazioni apparse anche sui social che lo dimostrano) che lo stato di manutenzione dei fossi e degli impianti di ricevimento delle acque non è stata puntuale, carente e non sufficiente.

Un altro tasto “dolente” e che ci lascia perplessi e preoccupati riguarda gli eventuali ristori previsti per i tanti cittadini che hanno subito danni, considerato che, come ormai è ben noto ed espresso anche da diversi legali in più occasioni, l’erogazione degli stessi è legata al riconoscimento da parte della Regione dello stato di emergenza.

A tal proposito è anche stato chiesto se, in caso di risposta negativa, l’amministrazione aveva pensato di prevedere comunque qualche forma di indennizzo in favore della cittadinanza colpita, ma sul punto ci spiace costatare che non abbiamo ricevuto risposta.

Siamo poi passati alla richiesta di spiegazioni sugli interventi messi in atto e soprattutto sulle intenzioni future del Sindaco e di questa amministrazione per cercare soluzioni definitive al problema.

In prima battuta è stata letta la risposta scritta presentata a tutti e 5 i consiglieri di minoranza alla precedente interrogazione, nella quale l’amministrazione segnalava gli interventi sugli scarichi n. 3 e 5, oltre alla realizzazione di una condotta idrica di sole acque meteoriche (vie Martini, Ferrari, Corfù) i cui lavori sarebbero stati appaltati, ma di cui il progetto esecutivo e relative tempistiche di realizzazione, non sono state portate a nostra conoscenza.

Sempre sul punto, questa minoranza rimane stupita dal fatto che l’amministrazione continui a parlare di studi, indagini e progetti di fattibilità realizzati in questi 5 anni, ma di fatto l’unico documento che viene citato e che ci è stato illustrato, con l’ausilio dei tecnici esterni e degli uffici comunali durante la sera del Consiglio comunale, è stata un’indagine sulle cause degli allagamenti datata gennaio 2016 (quindi quasi 6 anni fa!) senza mostrare nulla di nuovo e facendo pensare che poco sia stato fatto da questa amministrazione in merito alla questione.

Ci pare paradossale che ad una richiesta di spiegazioni, non ci fosse nulla di nuovo da illustrare se non un documento relativo a 6 anni precedenti e tra l’altro commissionato dall’allora sindaco Cavallo, appena ricevuta quella parte di territorio dal Comune di Fano.

Non ci è stato nemmeno illustrato il progetto della condotta idrica che a dire del sindaco e dell’assessora competente dovrebbe partire a breve, né tanto meno nessun tipo di studio o fattibilità che sarebbe stato eseguito in questi ultimi 6 anni di amministrazione Barbieri.

A questo punto, è nostra convinzione, che il sindaco e questa amministrazione stiano operando una serie d’interventi scoordinati, diretti al solo tamponamento momentaneo delle problematiche, in totale assenza di una visione d’insieme e di una progettualità esecutiva spinta dalla volontà politica di risolvere il problema in via definitiva.

Capiamo bene che si tratta di un problema complesso e che non risale di certo ad oggi, ma a cui crediamo sia ora che sindaco ed amministrazione inizino a porre rimedio, senza rimpallare colpe ad altri e prendendosi finalmente le responsabilità di chi amministra un territorio, anche in maniera graduale e con interventi a stralcio, purché coordinati da un progetto di insieme che tenga ben a mente che il fenomeno riguarda, principalmente Marotta Nord, ma si è più volte esteso anche ad altre zone del territorio.

Noi consiglieri di minoranza continueremo a vigilare sulla questione, proseguendo la battaglia al fianco dei cittadini per cercare di risolvere in maniera definita l’annoso problema.

*Consigliere comunale Partito democratico – Mondolfo Marotta

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