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Basta inquinamento, anche Rifondazione Comunista al presidio organizzato davanti all’Api

Basta inquinamento, anche Rifondazione Comunista al presidio organizzato davanti all’Api

FALCONARA – Dalla Federazione di Ancona del Partito della Rifondazione Comunista riceviamo: “Oggi (sabato 20 novembre) alle ore 15,30, il comitato Friday For Future di Ancona, le associazioni “Clima fuori dal fossile” e “Trivelle Zero-Marche” in collaborazione con il Centro Sociale Falkatraz, organizzano un Sit-In di fronte alla raffineria Api di Falconara Marittima per ribadire che salute e ambiente vengono prima degli interessi dei privati e dei profitti.

Tutto ciò a pochi giorni dalla sentenza del TAR Marche che ha respinto il ricorso presentato da API nei confronti del comune di Falconara addirittura ventun anni fa, nel 2000, quando API lamentava il fatto che il consiglio comunale avesse troppo potere in merito alla programmazione urbanistica, tramite il Piano Regolatore Generale (PRG) del proprio territorio, in particolare della zona Villanova-Fiumesino, proprio dove sorge la stessa raffineria.

I giudici stessi hanno trovato più che legittima la posizione del comune costiero, che auspicava la dismissione, chiusura e delocalizzazione di un’attività altamente inquinante, e che, aggiungiamo noi, ha provocato migliaia di morti per tumore nel territorio falconarese. Un’arma in più a disposizione del comune e di chi chiede da anni la chiusura del sito e il reintegro dei dipendenti ad altra struttura e ad altri ruoli.

Quest’anno 2021 c’è stato un altro ricorso di API, respinto e rigettato dal TAR. E’ stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso e ha fatto indignare associazioni e cittadini comuni. Il Partito della Rifondazione Comunista della Federazione di Ancona ritiene più che doveroso essere presente al fianco di Friday For Future e delle altre associazioni per ribadire proprio quel concetto fondamentale che ancora si stenta a capire, ovvero che gli interessi della collettività viene prima di qualsiasi altra forma di interesse privato.

La distruzione dell’ambiente e il riscaldamento globale è anche dovuto a questo tipo di attività, che da troppi decenni ricade sulla testa di cittadini onesti e che hanno tutto il diritto di vivere in un ambiente salubre. Gli stessi lavoratori API sono costantemente a rischio in quel sito, ormai obsoleto e insicuro. In questo territorio, l’industria petrolchimica ha anche provocato l’inquinamento del nostro bel litorale.

Ci domandiamo il motivo per il quale un’attività di questo tipo, e le sentenze ci danno ragione in questo senso, ancora stia lì a far danni enormi. Per la difesa dell’ambiente e del territorio, il PRC ci sarà sempre. Perché la lotta contro i cambiamenti climatici passa anche dalla dismissione di tali attività sui territori!

 

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