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“Cittadini preoccupati, troppe carenze nella sanità dell’entroterra”

“Cittadini preoccupati, troppe carenze nella sanità dell’entroterra”

Polemica presa di posizione del Movimento spontaneo di cittadini ed associazioni per la sanità pubblica: “Le difficoltà nelle quali da anni si trova la sanità marchigiana sono note, ma è altrettanto noto che i cittadini si aspettavano un cambio di passo che invece, in molte realtà, tarda a venire”

CAGLI – Continuano i disagi nella sanità in particolare per i residenti nelle zone interne che hanno dovuto subire il taglio di servizi e la chiusura di ospedali deliberati negli anni scorsi.

“Anche in questi ultimi periodi – si legge in un documento diffuso oggi dal Movimento spontaneo di cittadini ed associazioni per la sanità pubblica – si sono verificati altri incresciosi problemi alle residue attività dell’Angelo Celli. Oltre ai servizi ambulatoriali previsti da anni, ma mai attivati, si sono aggiunte la sospensione del servizio di  ambulatorio chirurgico ora riattivato per un solo giorno la settimana e sono rimasti scoperti vari turni di continuità assistenziale (ex guardia medica): in pratica in alcuni giorni, al di fuori degli orari di attività dei medici di famiglia, non era presente il medico che per effettuare visite in ambulatorio o domiciliari.

“Oltre questo presso l’ex Ospedale Angelo Celli ormai da diverso tempo non è più possibile effettuare visite diabetologiche e questo crea numerosi problemi a quanti, affetti da diabete, debbono effettuare analisi e visite periodiche per le quali debbono recarsi ad Urbino con gli evidenti disagi che comporta in particolare per le persone più anziane e per quelle prive di auto proprie.

“Le difficoltà nelle quali da anni si trova la sanità marchigiana sono note, ma è altrettanto noto che i cittadini si aspettavano un cambio di passo che invece in molte realtà tarda a venire.

“La tutela della salute però necessita di tempestività e non si possono costringere migliaia di cittadini a doversi spostare in località distanti decine di chilometri per ogni minima necessità di tipo sanitario.

“Come cittadini che vorrebbero godere degli stessi diritti degli altri – si legge sempre nel documento – ci aspettiamo che quanto prima nell’Angelo Celli, presidio sanitario per tutta l’Unione Montana del Catria e Nerone, vengano riportati quei servizi che necessitano alla collettività e che la popolazione richiede da anni come promesso dalle forze politiche che governano la Regione”.

Nella foto: l’ex Ospedale Angelo Celli di Cagli

 

 

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