L’agricoltura del futuro parla giovane e biologico
L’agricoltura del futuro parla giovane e biologico
Coldiretti Marche punta sulle semplificazioni. Il presidente nazionale Ettore Prandini, in visita a Fano con il segretario generale Vincenzo Gesmundo. Anche Francesco Acquaroli al summit regionale
FANO – Un’agricoltura più giovane, più sostenibile e sempre più protagonista del futuro economico delle Marche come in Italia.
Sono i temi trattati a Fano, al Teatro della Fortuna, dove Coldiretti ha organizzato questa mattina il suo summit regionale alla presenza del presidente nazionale Ettore Prandini e del segretario generale Vincenzo Gesmundo.
Sul palco anche il governatore Francesco Acquaroli e l’assessore all’Agricoltura, Mirco Carloni con la presidente di Coldiretti Marche, Maria Letizia Gardoni e il presidente di Coldiretti Pesaro Urbino, Tommaso Di Sante.
In platea tanti agricoltori marchigiani uniti protagonisti di settore che a livello nazionale essere sempre più appetibile per le nuove generazioni che si propone come soluzione ambientale e sostenibile per frenare i cambiamenti climatici e lancia la sfida globale contro l’agricoltura sintetica sposata dalle grandi multinazionali dell’high tech alla quale contrapporre cibi sani, biologici, il meglio della grande tradizione agroalimentare italiana.
Temi che si legano con il ricambio generazionale “una delle questioni principali delle quali ci stiamo occupando come organizzazione – ha detto la presidente Gardoni – perché siamo convinti che sono i giovani che continueranno a costruire. Già oggi lo fanno con maggiore preparazione e consapevolezza rispetto al passato. Nei fatti l’agricoltura oggi è l’unico settore che riesce a dare crescita professionale ed è per questo che è necessario un accesso più agevolato a quelle che sono le risorse messe a disposizione dall’Unione Europea ma non solo per poterli aiutare nell’avvio o nel subentro e su questo abbiamo lavorato con la Regione”.
In una regione che cerca di superare gli individualismi territoriali e si presenta unita, come sottolineato negli interventi del governatore Acquaroli che dall’assessore Carloni e come messo in evidenza dal progetto del Distretto unico del biologico marchigiano “un percorso che non è stato semplice ma che ci vede molto soddisfatti del risultato” ha aggiunto la Gardoni. La mattinata è stata utile anche per salutare il nuovo bando di insediamento giovani del Psr, recentemente varato dalla Regione Marche sposando le richieste di Coldiretti di maggior semplificazione.
“L’Italia in generale – ha commentato il presidente Prandini – deve avere a capacità di semplificare tutti gli aspetti di carattere burocratico che purtroppo tengono ingessati i territori e non creano le condizioni di una vera ripartenza. Dobbiamo semplificare le norme e dare concretezza alle risorse che paradossalmente non vengono spese”.
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