Banca Marche, in Tribunale un’udienza con tanti colpi di scena
Banca Marche, in Tribunale un’udienza con tanti colpi di scena
ANCONA – Tanti colpi si scena all’udienza, tenutasi oggi, nel processo sul crack della Banca Marche, presso il Tribunale di Ancona.
In apertura di udienza il Tribunale ha revocato l’audizione del Governatore di Bankitalia come teste, già ammesso: il dottor Visco si sarebbe dovuto presentare il 27 settembre, o in alternativa il 4 ottobre o il 18 ottobre, regolarmente citato dall’avvocato Corrado Canafoglia, che patrocina oltre 3000 risparmiatori truffati, ma invece ha fatto pervenire al Tribunale una missiva ove elencava una serie di impegni istituzionali che gli impedivano di presenziare e, al contempo, indicava un suo sostituto, il dottor Davide Signorini, già ammesso quale teste su richiesta dei difensori degli imputati.
Il Tribunale ha quindi invitato i difensori ad optare per sentire solo Signorini in sostituzione di Visco, ma i legali hanno rifiutato eccependo che tale sostituzione non è prevista dal codice di procedura penale e quindi il Tribunale avrebbe dovuto indicare un’udienza eccezionale per sentire il Governatore di Bankitalia.
Così il Tribunale ha revocato la precedente ammissione del teste Visco.
L’udienza odierna è quindi proseguita con il teste Carmelo Barbagallo, responsabile della Vigilanza di Bankitalia sino al 2019 per poi diventare presidente dell’ASIF, l’Autorità che controlla il sistema finanziario – bancario del Vaticano, sottoposto ad un interrogatorio per oltre 3 ore dall’avvocato Canafoglia
Barbagallo ha confermato di essersi presentato, a giugno 2013, nel Cda di Banca Marche sottolineando che la banca aveva reagito alle difficoltà rilevate dagli ispettori di Bankitalia, ma soprattutto ha riferito che Bankitalia ha deciso di commissariare Banca Marche ad agosto 2013.
Incalzato dall’avvocato Canafoglia, il dottor Barbagallo ha poi ammesso di non sapere che un suo collaboratore, il dottor Conti, ad aprile 2013 stava incontrando i futuri commissari di Banca Marche, CariFerrara e Banca Etruria.
“Il Governatore di Bankitalia deve essere sentito in questo processo per fugare i tanti dubbi emersi durante l’istruttoria sinora espletata, anche per rispetto dei tanti risparmiatori truffati”, ha ribadito più volte l’avvocato Corrado Canafoglia.
L’udienza è stata rinviata al 4 ottobre per iniziare a sentire gli imputati.
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