Niente scuolabus a Colli al Metauro, Energia in Comune: “Le famiglie avvisate tardi, ora Briganti alzi la voce con la Regione”
Niente scuolabus a Colli al Metauro, Energia in Comune: “Le famiglie avvisate tardi, ora Briganti alzi la voce con la Regione”
COLLI AL METAURO – A Colli al Metauro la scuola si mette in moto – seppur con notevoli difficoltà -, gli scuolabus no. La ditta Tundo Spa non garantisce il servizio di trasporto scolastico, ma l’Amministrazione comunale uscente l’ha comunicato alle famiglie soltanto all’ultimo momento. A pochissime ore dalla prima campanella.
“Il disservizio – si legge in una nota diffusa da Energia in Comune – non riguarda soltanto il nostro comune, ma non si tratta certamente di un problema dell’ultimo minuto. È da circa un mese che la Regione Marche è a conoscenza di questa situazione precaria che ha finito per esplodere alla vigilia del primo giorno di scuola.
“Eppure le voci a riguardo giravano già dal giorno prima. E l’amministrazione comunale di Comune di Colli al Metauro cos’ha fatto?
“Era così presa dalla campagna elettorale . si legge sempre nella nota – che non ha dato peso alla questione: gli uffici competenti avranno sicuramente fatto tutto il possibile, ma pare sia mancata la capacità amministrativa del nostro sindaco facente funzioni e dell’assessore di competenza.
“Mentre altri Comuni hanno trovato in tempi brevi una soluzione alternativa efficace, nel caso di Colli al Metauro, le famiglie sono state invitate a “valutare un trasporto diretto con mezzi propri” alle ore 19:00.
“Considerata la vicinanza di alcuni esponenti di questa amministrazione, attualmente candidati, e del fatto che l’ex-sindaco di Colli al Metauro Stefano Aguzzi fa parte dell’esecutivo regionale, probabilmente –prosegue la nota diffusa da Energia in Comune – avrebbero dovuto avere un canale preferenziale o quanto meno diretto, necessario per essere informati delle problematiche legate alle gare d’appalto di competenza regionale.
“Inoltre pare che la ditta Tundo assicuri il ripristino del servizio a partire dal 27 settembre. Invitiamo perciò il candidato sindaco Pietro Briganti a dimostrare la sua serietà dichiarandosi contrario, affermando a chiare lettere, di non voler alcunché dalla Tundo – se non il rimborso dei danni che ha causato -, e lavorando a una proposta alternativa anche a costo di andare contro a quella giunta regionale a lui così vicina.
“Le istituzioni – conclude la nota – dovrebbero rimettere al centro la scuola e l’istruzione. Negli ultimi anni i nostri alunni e studenti hanno dovuto fronteggiare fin troppe difficoltà”.
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