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Con un finanziamento di 45 milioni 15 Comuni marchigiani scommettono sul futuro

Con un finanziamento di 45 milioni 15 Comuni marchigiani scommettono sul futuro

I tre progetti finanziati per riqualificare e rigenerare i centri urbani interessano Falconara, Senigallia, Jesi, Maiolati Spontini, Castelbellino, Monteroberto, Cagli, Monsampolo del Tronto, Montelupone, Muccia, Osimo, Palmiano, Petriano, Sassoferrato e Visso

ANCONA – Sono tre i progetti della Regione Marche ammessi al finanziamento nell’ambito del Programma nazionale della qualità dell’abitare per un importo complessivo di 45milioni di euro.

I tre progetti hanno anche ricevuto un punteggio alto, collocandosi tra le prime posizioni. Su circa 290 proposte pervenute, i progetti presentati dalla Regione Marche nel ruolo di soggetto aggregatore sono rispettivamente al 28°, 29° e 68° posto.
Quattro gli obiettivi principali:
• riqualificare e incrementare il patrimonio destinato all’edilizia residenziale sociale;
• rigenerare il tessuto socio-economico;
• incrementare l’accessibilità, la sicurezza dei luoghi e la rifunzionalizzazione di spazi e immobili pubblici;
• migliorare la coesione sociale e la qualità della vita dei cittadini, in un’ottica di sostenibilità e densificazione
Il finanziamento era destinato ai capoluoghi ed ai centri sopra i 60mila abitanti ma anche le Regioni potevano presentare 3 progetti. E nelle Marche si è deciso di cogliere l’opportunità invitando i Comuni ad aggregarsi.

Dal lavoro congiunto dei tecnici dei Comuni e quelli della Regione sono quindi scaturite le tre proposte che l’Alta Commissione istituita presso il Mims per la valutazione ha inserito ai primi posti della graduatoria nazionale, riconoscendo gli interi importi richiesti.

I tre progetti:

1) Falconara-Senigallia
Connettere per rigenerare: Rivitalizzare il tessuto urbano in territori attraversati dalle infrastrutture.
La proposta complessiva punta a ricostituire le interconnessioni tra le zone più compromesse del tessuto urbanizzato e quelle di maggiore pregio, intervenendo sulla accessibilità e sicurezza dei percorsi, sulla riqualificazione di spazi pubblici e degli edifici, anche con l’inserimento di nuove funzioni con carattere culturale in grado di stimolare nuove relazioni e di riavvicinare contesti urbani tradizionalmente percepiti come lontani anche sotto l’aspetto sociale.

Ed a Senigallia, dopo tanti anni di attesa e tante promesse, mai mantenute, sarà recuperato anche lo storico palazzo Gherardi.

“Dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti – ha dichiarato il sindaco di Senigallia, avvocato Massimo Olivetti – arriva un finanziamento di 14 milioni e 700 mila euro per un progetto presentato dai Comuni di Senigallia e Falconara Marittima nell’ambito del Programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare (PINQUA).

“In particolare – ha aggiunto Olivetti – sono 7 milioni e cinquecentomila euro di finanziamento per Senigallia che serviranno a rigenerare immobili e spazi urbani e ad implementare la mobilità lenta e la intermodalità.

Vari gli interventi finanziati in base al progetto presentato dalla nuova Amministrazione Olivetti nel marzo scorso, il più importante ed ingente dei quali riguarda proprio la  rigenerazione di Palazzo Gherardi con funzioni di ricerca, culturali e di accoglienza.

Il Palazzo sarà destinato allo studio della città e della tutela del territorio e sarà destinato alla ricerche sull’innovazione e sulla lotta ai cambiamenti climatici con l’attenzione rivolta alla sicurezza dei fiumi, tema molto caro ai senigalliesi.

“Il recupero di questo immobile – ci ha sempre detto il sindaco Olivetti – era rimasto una chimera per troppi anni, ed ora essere riusciti ad aver intercettato le risorse necessarie per il suo recupero e per farlo tornare a vivere con e per i giovani, con una destinazione culturale, è un sogno che si avvera ed è un grandissimo risultato che questa Amministrazione ottiene a meno di un anno dal suo insediamento”.

Il finanziamento in arrivo dal Ministero non si limita a questo, riguarda anche la connessione ciclabile tra il Vallato della Rocca e i Giardini Morandi, gli alloggi sociali di rotazione o in auto recupero, la recupero di immobili comunali sottoutilizzati come Palazzo Pio IX, la  sistemazione del Lungomare tra Molo e Rotonda, luoghi nodali per Senigallia.

Il sindaco Massimo Olivetti si è detto molto soddisfatto per il risultato ottenuto. “Siamo davvero orgogliosi – ha affermato – di questo traguardo, che ripaga il grande impegno della nuova Amministrazione di Senigallia, più attenta ai risultati concreti che alle vuote parole o sterili polemiche che in questi mesi sono state artatamente sollevate contro questa Amministrazione, mentre noi lavoravamo in silenzio.

“Il finanziamento – ha sempre dichiarato Massimo Olivetti – è importante non solo per la sua consistenza economica, che permetterà un restyling della nostra città e il far tornare a rivivere Palazzo Gherardi per troppo tempo abbandonato nel cuore di Senigallia, ma anche e soprattutto per il fatto che è nato dalla spinta sinergica con altri Enti, in particolare con il Comune di Falconara Marittima, che assieme a noi ha presentato il progetto complessivo”.

Entrambi gli interventi si concentrano sulla connettività tra i rispettivi centri storici ed il mare, e sulla riqualificazione del fronte mare che, se per Senigallia significa innescare un processo virtuoso per il riavvio di attività turistico-ricettive, per Falconara coincide con una vera e propria conquista dell’affaccio al mare da sempre negato.
2) Media Vallesina
Lungo la direttrice del fiume Esino, una strategia innovativa per lo sviluppo di servizi ed interventi integrati a servizio della residenza sociale e pubblica, in un’ottica di inclusione sociale, welfare urbano e qualità ambientale. Comuni di Jesi (capofila) – Maiolati Spontini – Castelbellino – Monteroberto
La finalità generale del progetto è quella di migliorare la qualità del vivere e dell’abitare nella macro area indicata andando a intervenire sia sulla parte hardware del tessuto urbano (recuperando con opere edili significative e rifunzionalizzando vuoti urbani ed edifici dismessi e alcune aree destinate alla mobilità pubblica) sia sulla parte software (rigenerando il sistema dei servizi diretti ai cittadini nel campo del welfare, in quello culturale e in quello ambientale) disegnando un intervento che corre simbolicamente lungo il fiume su di un’area vista come un’unica città a sviluppo lineare. Oltre ad aumentare il patrimonio di edilizia residenziale pubblica sovvenzionata e convenzionate, è previsto uno sviluppo dei sistemi di viabilità e del trasporto sostenibili con nuove fermate; sistemi di bike sharing con mezzi elettrici, percorsi ciclopedonali. L’intervento si innesta su un processo di sostegno allo sviluppo economico del territorio, connotato da un forte traino culturale e finalizzato all’incremento dell’attrattività.
3) Nove interventi per riabitare i centri storici in qualità urbana e sicurezza
Prevede nove interventi in nove Comuni di piccole-medie dimensioni, distribuiti sul territorio regionale, collocati in Aree Interne della strategia SNAI, nei territori del Cratere Sismico centro Italia e ai margini delle aree urbane funzionali (FUAs) del sistema costiero Per Ri-abitare il centro storico
Comuni di: Cagli – Monsampolo del Tronto – Montelupone – Muccia – Osimo – Palmiano – Petriano – Sassoferrato – Visso
Attivare una rete di Comuni in grado di sperimentare azioni pubbliche inedite individuando al contempo principi, metodi e meccanismi per avviare percorsi di rigenerazione urbana mediante strumenti innovativi, come ad esempio il permesso di costruire convenzionato, il ricorso agli usi temporanei, nei piccoli centri, ancora sperimentato in poche situazioni, o altre forme di accordo pubblico-privato, come ad esempio il regolamento sui beni comuni urbani e i patti di collaborazione da attivare con gruppi di cittadinanza attiva e le comunità urbane.

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