Anche la Fondazione Pergolesi Spontini piange la scomparsa di Franco Battiato
Anche la Fondazione Pergolesi Spontini piange la scomparsa di Franco Battiato
“Il Teatro Pergolesi di Jesi fu la sua casa, insieme a Manlio Sgalambro, con la prima scenica della sua opera “Il cavaliere dell’Intelletto” dedicata a Federico II di Svevia
JESI – La Fondazione Pergolesi Spontini piange la scomparsa di Franco Battiato, artista dalle tante anime musicali e dai profondi interessi culturali, sperimentatore e colto interprete delle tradizioni, sensibile e raffinato innovatore della musica italiana.
Anche il Teatro Pergolesi di Jesi fu la sua casa, la sede scelta per un importante debutto, quello della sua opera lirica Il Cavaliere dell’intelletto”, composta su libretto del filosofo e paroliere siciliano Manlio Sgalambro in occasione dell’ottavo centenario della nascita dell’Imperatore Federico II di Svevia. L’opera, una commissione della regione Sicilia, fu rappresentata in prima assoluta nella Cattedrale di Palermo nel 1994, e nello stesso anno in prima rappresentazione teatrale al Teatro Pergolesi di Jesi. Fu, “Il Cavaliere dell’Intelletto”, il primo atto di un lungo e inossidabile sodalizio tra Battiato e il filosofo e paroliere siciliano (scomparso nel 2014), che ha regalato al pubblico canzoni e opere di raffinata bellezza. Seguendo il filo biografico dell’imperatore e della sua epoca, l’opera ricostruiva l’architettura mentale di Federico, i suoi interessi culturali e la sua concezione del potere.
Tra canto, danza e recitazione, con la regia di Manlio Sgalambro e la direzione d’orchestra di Marco Boni sul podio dell’Orchestra Filarmonica Marchigiana, lo spettacolo vedeva la partecipazione dello stesso Battiato, del soprano Cristina Barbieri e del basso Antonio Marani, e degli attori Alessandro Vantini, Tania Rocchetta, Giancarlo Ilari e Toni Servillo. Coreografa era Raffaella Rossellini, pure in scena tra i danzatori.Filippo Maria Bressan maestro del soro Athestis Chorus di Padova.
L’opera, discograficamente mai pubblicata (fu pubblicata la partitura, di Casa Musicale Sonzogno) ebbe numerose repliche e di successo: dopo Jesi anche al Teatro Rendano di Cosenza, al teatro Municipale di Piacenza, nella Corte Malatestiana di Fano, nel teatro Regio di Parma, nel teatro Vittorio Emanuele di Messina, nel teatro Comunale di Modena e nel teatro Comunale di Carpi.
Successivamente, Battiato e Sgalambro furono insieme a Jesi nel 2002, in un memorabile concerto del festival “Il violino e la selce” firmato dal musicista siciliano, di fronte al Teatro Pergolesi in una piazza gremita di pubblico per la prima nazionale del disco “Fleur 3”. Nel 2004, con lo stesso festival, portò in città il celebre gruppo di ballerini americani Momix, diretto da Moses Pendleton, con il meglio della loro produzione. Infine, nell’aprile del 2009, il ritorno della coppia ancora una volta al Teatro Pergolesi, in occasione del concerto “Live in theatre 2009” promosso dalla Fondazione Pergolesi Spontini, che ipnotizzò il pubblico jesino con una meravigliosa versione de “La cura”, su parole di Sgalambro, considerata una delle canzoni italiane d’amore più belle di tutti i tempi. In quest’ultima occasione, sul palco furono con Battiato lo stesso Sgalambro alla voce, Carlo Guaitoli al pianoforte, Angelo Privitera tastiere e programmazione, Davide Ferrario alle chitarre e voce ed il Nuovo Quartetto Italiano.
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