AREA ESINOPOLITICA

Rifondazione Comunista: “Rifiuti e tasse, troppe cose non vanno”

Rifondazione Comunista: “Rifiuti e tasse, troppe cose non vanno”

ANCONA – “Un’altra sceneggiata, un altro rinvio mentre per i cittadini crescono le tariffe per un servizio sempre più scarso e per i lavoratori del  settore aumentano le incertezze e crescono le preoccupazioni. Questo, in sintesi – si legge in una nota diffusa dalla segreteria di Rifondazione Comunista -, il risultato della ennesima sceneggiata dell’assemblea dei Sindaci che compongono, governano l’Ato e che dovrebbe occuparsi della definizione delle linee guida della gestione del servizio rifiuti”.

“Quattro anni inutili, nessun piano realizzato, nessun confronto con i consigli comunali, nessuna relazione con i cittadini e con le tante associazioni ambientali del territorio. Conventicole per affidare a questo o a quello la gestione del servizio, senza preoccuparsi di realizzare un soggetto veramente pubblico (non Viva Servizi, che ad alcuni faceva battere il cuore, società financo quotatata in borsa e partecipata dai privati). Ora, pur senza un piano che definisca la “mission” di questo servizio (quali obbiettivi realizzare, quali impianti saranno necessari, se e dove realizzarli), si inventano la “cabina di regia” per scegliere le modalità della gara o trovare un “compromesso”  per affidarla a questo soggetto.

“Ce ne sarebbe abbastanza per chiedere, se fosse possibile un commissariamento. Ce n’è abbastanza per dimostrare l’ inefficienza dell’oligarchia dei sindaci che le “riforme elettorali e amministrative” degli enti locali hanno realizzato.

“Sarebbe, ci fossero le forze necessarie, da proporre un atto di disobbedienza civile ai cittadini, con un’autoriduzione delle tariffe, almeno per la quota di costi che paga gettoni di presenza e quote per gli incarichi di questa Assemblea e dell’Ato.

“Ora, intanto, chiediamo ai consiglieri comunali – conclude Rifondazione Comunista -, un atto di dignità perché le assemblee elettive si riapproprino di questo problema, che diventa un dovere per quelli che abbiamo contribuito ad eleggere”.

 

Ag – RIPRODUZIONE RISERVATA - www.laltrogiornale.it