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“I brevetti dei vaccini siano di proprietà pubblica”

“I brevetti dei vaccini siano di proprietà pubblica”

Presa di posizione di Rifondazione Comunista: “La salute non è una merce”

JESI – Dalla segreteria del Partito della Rifondazione Comunista riceviamo:

“Martedì prossimo il nostro Consiglio comunale discuterà un ordine del giorno  che la Rete delle città in comune ha proposto alle assemblee cittadine per chiedere ai governi e all’Europa di agire per la sospensione dei brevetti sui vaccini anticovid, richiesta sacrosanta che in sede Onu oltre 150 Paesi in primis Città del Vaticano avevano proposto e che  anche con il voto del nostro Governo (Draghi) e della Comunità Europea  è stato respinto.

Insomma ha prevalso la logica del profitto su quella della solidarietà. Bene quindi che al cinismo delle cancellerie si opponga l’umanità delle persone e quindi che anche il nostro Consiglio comunale, alzando, per una volta lo sguardo da tante provinciali bagatelle si confronti con temi, questi si, davvero epocali. Proprio per questo un ordine del giorno così avrebbe meritato il coinvolgimento diretto delle cittadine e dei cittadini.

A sostegno di questa proposta infatti è in campo una petizione europea che vuole riportare anche in modo nel Parlamento Europeo questa discussione, dopo che le iniziative  in questo senso presentate dal GUE ( il raggruppamento delle sinistre europee di cui il nostro Partito fa parte) sono state respinte e quindi meglio sarebbe stato accompagnare quell’ ordine del giorno con una petizione cittadina. Vedremo gli esiti dell’ aula ma, indipendentemente da ciò, bene sarebbe  che anche a Jesi questa iniziativa incominci a crescere.

Quello che comunque è positivo che a sostenere l’ordine del giorno sarà anche il gruppo del PD, una scelta impegnativa quella dei democratici jesini , non solo perché in contraddizione con il sostegno del loro partito al Governo Draghi , che appunto, ha scelto di votare, in tutte le sedi internazionali contro questa moratoria, soprattutto perché richiederà coerenza nel dibattito in aula  dove l’ignavia del Governo non potrà essere taciuta e poi in città per contribuire alla crescita della compagna per questa moratoria.

Speriamo di essere confermati e di non trovarci davanti all’ennesima tartufata”.

 

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