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Allestito a Senigallia il cantiere per l’escavo della foce del Misa, ma i lavori tardano a partire

Allestito a Senigallia il cantiere per l’escavo della foce del Misa, ma i lavori tardano a partire

di ELPIDIO STORTINI

SENIGALLIA – Da più di un mese e mezzo, esattamente dal 23 novembre, la Banchina di levante del porto di Senigallia è chiusa. Vi è stato infatti allestito il cantiere per l’escavo della foce del fiume Misa.

Quello dell’intasamento della parte terminale del Misa è da anni – troppi – al centro dell’attenzione. E, finalmente, dopo una lunga attesa, è stato deciso il necessario intervento di pulizia.

Solo che, nonostante la chiusura della banchina, l’apertura del cantiere e l’arrivo di alcuni dei mezzi necessari per l’escavo, i lavori non sono stati ancora avviati.

E questo ci sembra fuori da ogni logica, anche se, come si legge nella tabella posizionata sul posto, la presunta fine dei lavori (data la sorpresa, l’abbiamo riletta più volte…) è prevista per il 30 novembre 2021.

Il che significa che Senigallia, città ad economia prevalentemente turistica, rischia di avere una parte importante della sua zona mare preclusa durante la prossima stagione estiva. E questo ci sembra fuori da ogni logica.

Possibile che di questa “svista procedurale” (per il momento la vogliamo definire solo così) ce ne siamo accorti soltanto noi?

L’ammontare complessivo presunto dei lavori è di 528.680,63 euro. Una cifra importante. Soprattutto in questo periodo difficile.

A questo punto ci piacerebbe che qualche amministratore comunale (di oggi, ma anche di ieri) prenda ufficialmente posizione per far avviare l’intervento il prima possibile e farlo terminare non il 30 novembre (come previsto) ma prima dell’avvio della prossima stagione turistica.

In questi giorni una parte importante della spiaggia di Senigallia sta cambiando completamente volto (il caso dei Bora Bora – ndr), per offrire un’immagine ancora migliore della città. E non riusciamo proprio a comprendere per quale motivo, a pochi metri di distanza, ci dovremo trovare, durante l’estate, con una parte dell’area portuale chiusa, per la presenza di un cantiere allestito per un escavo indispensabile, ma già finanziato e, quindi, da fare subito.

Affinché ciò venga evitato non possiamo che affidarci al buon senso di chi è impegnato in politica. A Senigallia, ma anche in Regione.

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