La Giunta Signorini querela il consigliere Caricchio: scatta la protesta dei Gruppi di minoranza
La Giunta Signorini querela il consigliere Caricchio: scatta la protesta dei Gruppi di minoranza
FALCONARA – I gruppi consiliari di minoranza del Comune di Falconara hanno deciso di non partecipare alla riunione del Consiglio comunale di martedì 29 dicembre per protestare nei confronti dell’Amministrazione comunale che ha querelato il consigliere Stefano Caricchio per diffamazione.
“La querela – si legge in un documento diffuso da Pd, Cic, Lega, Italia Viva, M5Stelle – si riferisce alle prese di posizione del consigliere in merito alla installazione dell’autovelox. Tale decisione, motivata dalla prevenzione degli incidenti, è andata incontro a centinaia di sentenze dei Giudici di Pace di Ancona avverse all’Amministrazione comunale le quali, accogliendo i ricorsi degli automobilisti, hanno rivelato l’illegittimo posizionamento dell’autovelox per stessa ammissione del Comune (violazione dell’art. 25 comma 2 della Legge 120/2010). Inoltre non si è mai capito perché gli strumenti rilevatori della velocità furono collocati sul versante della strada statale meno pericoloso.
“I Gruppi di minoranza – si legge sempre nel documento – hanno stigmatizzato il comportamento dell’Amministrazione che ha testardamente continuato l’attività di notificazione dei verbali di accertamento di violazioni del Codice della strada derivanti dalla errata installazione e utilizzazione dell’autovelox, invece che annullarli in autotutela. Il confronto politico è stato e continua ad essere particolarmente acceso perché, come Gruppi di minoranza, deploriamo che l’Amministrazione abbia continuato a chiedere somme di denaro agli automobilisti nonostante l’illegalità dell’autovelox.
“Se esercitare il legittimo diritto di critica è diffamazione, tutti abbiamo diffamato!
“L’apprendere che l’Amministrazione del Comune di Falconara abbia scelto le vie legali nei confronti di chi protesta e chieda spiegazioni la dice lunga sul costume politico dei nostri Amministratori.
“La querela non può non essere interpretata come una forma di intimidazione nei confronti di un consigliere e ciò è intollerabile: le posizioni politiche vanno ribattute con le prese di posizione contrarie e non con le querele. La critica politica non è diffamazione.
“Siamo al ridicolo, l’atteggiamento dell’Amministrazione di Falconara fa parte di una modalità di comportamento per cui non si accettano suggerimenti e critiche da parte delle minoranze: le opposizioni non hanno dignità di dialogo e confronto.
“La prova di ciò è riscontrabile nel cattivo funzionamento delle Commissioni consiliari e di come, fino ad oggi, sono state considerate le interrogazioni e le mozioni della minoranza: continuamente discusse fuori tempo massimo.
“Per questo – si legge sempre nel documento -, come forma di protesta, abbiamo scelto di non partecipare al prossimo Consiglio, nella speranza che i cittadini si rendano conto dell’attuale Amministrazione, molto dedita alla mera ricerca del consenso immediato e poco incline a progettare il futuro della città”.
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