L’assessore Baldelli: “Volevano demolire una parte dell’Ospedale di Cagli”
L’assessore Baldelli: “Volevano demolire una parte dell’Ospedale di Cagli”
“E’ la dimostrazione di come la precedente Giunta regionale volesse smantellare persino le strutture fisiche”
ANCONA – “La precedente giunta, dopo aver smantellato o chiuso gli ospedali pubblici della nostra regione, aveva avviato anche lo smantellamento fisico di alcune strutture ospedaliere. Ne è un esempio l’ospedale di Cagli”.
Lo ha sostenuto l’assessore regionale Francesco Baldelli, oggi, nel corso del suo intervento in Consiglio regionale, rispondendo ad una interrogazione sulla demolizione del solaio di copertura all’ospedale “Angelo Celli” di Cagli.
“A seguito dello studio sulla vulnerabilità sismica dell’edificio – ha aggiunto – , era stata infatti decisa la demolizione del terzo piano e di una porzione del secondo piano senza prevederne la ricostruzione. Si pensi che non sono state previste, dalla giunta precedente, le coperture economiche nemmeno per la ricostruzione del tetto della struttura che forse sarebbe stata sostituita da una semplice impermeabilizzazione della copertura. Ciò dimostra, se qualcuno lo volesse ancora negare, come la precedente amministrazione abbia proceduto a un progressivo smantellamento dei servizi ma persino delle strutture fisiche della sanità pubblica, alcune delle quali dismesse e affidate alla sanità privata,”.
“Sarà nostro impegno – ha sottolineato poi a margine del Consiglio l’assessore Baldelli – reperire, nei prossimi anni, le risorse necessarie per salvaguardare anche l’integrità strutturale delle strutture ospedaliere, di Cagli come delle altre”.
Attualmente, presso l’ospedale di Cagli vengono erogate prestazioni sanitarie sia dall’Area Vasta 1 sia, in regime di convenzione, dal privato Kos Care s.r.l. L’Area Vasta gestisce 16 posti letto di Cure intermedie, il punto prelievo, il Centro dialisi ad assistenza limitata (Cal), l’Ambulatorio di continuità assistenziale primaria (Acap), i poliambulatori, il servizio di Guardia medica e la postazione Potes 118. Mentre la Kos Care gestisce 20 posti letto di riabilitazione ospedaliera, oltre a 10 di lungodegenza post acuzie ed eroga prestazioni di radiodiagnostica e attività poliambulatoriali. “Lascio ai cittadini – ha concluso Baldelli – le opportune riflessioni e i conseguenti giudizi sull’operato della precedente giunta regionale. Il nostro impegno sarà, al contrario di chi ci ha preceduto, quello di restituire progressivamente i servizi sanitari negli ospedali chiusi e in quelli smantellati. Non sarà un lavoro né breve né facile e, lungo il percorso, incontreremo purtroppo anche forze avverse al nostro obiettivo”.
Ag – RIPRODUZIONE RISERVATA - www.laltrogiornale.it