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I furti nelle abitazioni riesplosi dopo il lockdown

I furti nelle abitazioni riesplosi dopo il lockdown

In azione i professionisti dello scasso. Ecco alcuni consigli per evitare spiacevoli intrusioni. La Cna: “Ancora molte abitazioni sprovviste di sistemi e dispositivi anti-effrazione”  

PESARO – I furti nelle abitazioni stanno tornando purtroppo di stretta attualità. Dopo essere diminuiti del 76 per cento nelle case e del 68% negli esercizi commerciali durante il lockdown, ora a ridosso del Ferragosto, sono esplosi di nuovo. E i ladri, molto spesso come la cronaca dimostra, autentici professionisti del furto, potrebbero cercare di recuperare il lungo periodo di inerzia forzata. CNA Installazione Impianti avverte che esiste il rischio concreto di una recrudescenza di questo reato odioso, che non solo crea un danno economico ma anche psicologico con la violazione dell’intimità familiare.

Sono tanti i cittadini preoccupati che hanno investito risorse per ridurre i rischi di intrusioni indesiderate e, se ci si imbatte nei rapinatori, anche pericolose per la propria incolumità. Secondo il Censis quasi 30 milioni di immobili dotati di utenze domestiche (acqua, elettricità, gas) due su tre (66,5 per cento) sono muniti di porte blindate, quasi uno su due (42 per cento) di un sistema d’allarme, uno su tre (33,5 per cento) di inferriate a porte e/o finestre, tre su dieci (il 31 per cento) di infissi speciali, vetri anti-effrazione, telecamere. Ma tantissime abitazioni sono sprovviste di qualsiasi accorgimento.

Suggerimenti per una casa sicura 

Ma come fare per evitare brutte sorprese al rientro della vacanza o, in genere, al rientro a casa? Prima di tutto ci si deve guardar bene dal raccontare le proprie escursioni fuori casa in contemporanea all’avvenimento attraverso social e altri mezzi. E in genere dal fornire indizi che dimostrino l’assenza da casa: è opportuno far svuotare la cassetta della posta ed evitare di lasciare messaggi nella segreteria telefonica o nella casella di posta elettronica che possano segnalare il cambio temporaneo di domicilio.

Una spesa che vale l’impresa

La soluzione più economica – spiegano da CNA Installazione Impianti – è rappresentata dalle inferriate: per una grata fissa in ferro di dimensioni medie la spesa si aggira sui 350 euro. L’installazione di una porta blindata costa mediamente 1.100 euro; una serratura ad alta sicurezza 6/700 euro; finestre antisfondamento circa 1.400 euro al metro quadro. Affidarsi a soluzioni più sofisticate (e, naturalmente, più onerose) – è il caso degli impianti di sicurezza antintrusione – richiede tra 1.500 e 3mila euro e anche più. L’integrazione con un sistema di videosorveglianza esige un’aggiunta tra i 500 e i mille euro. Somme alle quali vanno aggiunti i costi di manutenzione e/o aggiornamento necessari a mantenere funzionale ed efficace ogni barriera tra la nostra casa e i ladri.

I consigli di CNA Installazione e Impianti contro i furti

“L’importante è che l’installazione degli impianti antifurto sia effettuata da personale specializzato che usa prodotti di alta qualità. Mai come in questi casi, il cosiddetto fai da te è decisamente sconsigliabile tanto per la funzionalità quanto per l’efficacia degli impianti stessi. Se subisco un furto nella mia abitazione e l’impianto è stato installato da un abusivo l’assicurazione non mi risarcirà. Se poi parliamo di videosorveglianza una telecamera installata non correttamente da qualche improvvisatore espone il committente alle pesanti sanzioni previste dalla normativa sulla privacy. Ecco perché è bene rivolgersi a dei professionisti. Per informazioni 348-7009502.

 

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