“L’eliambulanza a Fabriano? Un altro ko per la nostra sanità”
“L’eliambulanza a Fabriano? Un altro ko per la nostra sanità”
Sandro Zaffiri (Lega): “Ceriscioli e Maraldo, due indiziati per lo stesso fallimento”
ANCONA – “Nonostante ci troviamo al tramonto di questa legislatura regionale i responsabili politici e amministrativi della Sanità non perdono occasione per infliggere colpi da KO al sistema sanitario e agli operatori del comparto”. Constatazione amarissima quella del capogruppo della Lega, Sandro Zaffiri, all’indomani della telefonata di fuoco intercorsa con il Presidente Ceriscioli nell’estremo tentativo di strappargli almeno l’impegno di trovare una soluzione alternativa e di buon senso allo stazionamento provvisorio dell’eliambulanza a Fabriano.
“Sarebbe stato doveroso almeno ascoltare e dare il giusto credito alle rimostranze del personale e dei sindacati della sanità – rileva Zaffiri – che in questi giorni hanno rappresentato tutte le difficoltà di gestire una situazione così male organizzata e che mette a serio rischio uno dei punti essenziali del soccorso, cioè la tempestività. Infatti, se è comprensibile l’esigenza di individuare una piazzola alternativa a quella di Torrette in attesa del completamento dei lavori di adeguamento, non si capisce perché si sia giunti fino a Fabriano per collocare il punto di stazionamento di un elisoccorso che, soprattutto nel periodo estivo, con litorali e autostrada affollati, sarebbe stato certamente più funzionale in una località in prossimità della costa. E’ bene pertanto ricordare che il Ceriscioli che non perde occasione di arrogarsi i meriti del salvataggio dell’aeroporto con soldi pubblici, è lo stesso che si è tenuto la delega della Sanità per i cinque anni di governo e si mostra oggi incapace di sbattere i pugni per ottenere una base operativa temporanea per l’eliambulanza presso lo stesso scalo. Purtroppo, però, – incalza l’esponente del Carroccio – Ceriscioli e Maraldo ormai non stupiscono più in quanto a scelte incomprensibili e fallimentari. Basti pensare a come il primo abbia stravolto l’assetto dei servizi sanitari e ospedalieri e come, il secondo, non abbia saputo nemmeno attivare la mensa all’ospedale di Torrette. Per questi e altri motivi – conclude Zaffiri – restano i principali indiziati del completo fallimento della Sanità di questa regione”.
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