Elezioni a Senigallia, in campo anche Area Popolare
Elezioni a Senigallia, in campo anche Area Popolare
Franco Porcelli: “E’ maturata la scelta di convergere sull’indicazione a candidato a Sindaco di Paolo Battisti, avanzata dalla lista L’altra Senigallia con la sinistra”
SENIGALLIA – Questo raggruppamento politico, alla cui costituzione ultimamente sto dedicandomi qui a Senigallia, da una parte intende promuovere ‘il ricambio’ dell’attuale classe di governo civico ormai a corto di spinta progettuale mentre indugia al presenzialismo senza produrre granché, dall’altra è teso a recuperare l’insoddisfazione che serpeggia tra molti elettori di centrosinistra offrendo loro una ‘sponda’ operativa che sia agile, motivata e tale da sentire forte e primario il dovere del servizio ai problemi della città.
Dove il servizio è inteso come la sollecitazione costante a scoprire dentro ogni circostanza l’occasione utile alla crescita collettiva, rimandando a molto dopo tutto il resto: compreso il noi ed il sé individuale.
Il raggruppamento si colloca in quel centrosinistra che, interprete dei rilievi e delle speranze dei concittadini, propone mentre critica ed insieme fa ‘muro’ alle derive qualunquiste o peggio ancora all’astensionismo.
In forza di queste ragioni è maturata la scelta contestuale di convergere sull’indicazione a candidato a Sindaco di Paolo Battisti, avanzata dalla lista “L’altra Senigallia con la sinistra”.
È una sorpresa quest’ultima? No, perché se comunismo, socialismo e solidarismo hanno in comune la promozione della società civile e delle persone, in questo caso – in aggiunta – Paolo Battisti, persona affidabile e capace, col suo programma che fa della condivisione e dell’ascolto il suo punto di partenza, di fatto propone l’ulteriore avanzamento del felice incontro tra comunisti, democristiani e laici che nel lontano ’90 portò – in anticipo sull’Ulivo – al varo della prima Giunta Mariani. Messe così le cose, mi è proprio impossibile non riprendere quel disegno.
Se questo è lo spirito dell’impresa, si fanno immediatamente sotto due questioni: la prima, con priorità assoluta, investe la messa a punto delle regole di governo dell’Istituto comunale; la seconda sollecita la ricomposizione a sintesi delle numerose anime della sinistra e centrosinistra.
In margine alla prima, innanzitutto deve essere chiaro l’impegno che quanti col voto popolare saranno eletti consiglieri comunali, tali rimarranno per tutto il mandato in quanto solo ad essi i senigalliesi hanno conferito l’esercizio della funzione di indirizzo e di controllo del governo della città.
Quindi, questo è il mio invito, cancelliamo senza indugi la pessima idea per la quale il ‘consiglierato’ sia inteso come l’anticamera per l’assessorato. A seguire, mi auspico la contestuale reintroduzione – per delibera ad iniziativa del Consiglio – dei Consigli di Quartiere elettivi a cui demandare il preventivo parere obbligatorio in margine a tutte le questioni urbanistiche e di sviluppo/riassetto. Riportando in gioco anche l’Istituto del Referendum Consultivo che deve avere cittadinanza a Senigallia.
Riguardo alla seconda questione c’è invece da tener presente che quando si ‘corre da alternativi’ per il governo della città, l’autorevolezza e la consistenza della coalizione fanno premio sulla singola identità partitica.
Di questa urgenza devono tener conto i promotori di tutte le liste politiche del centrosinistra, e per arrivare alla sintesi costruttiva l’unica strada precorribile è quella del dialogo e della sinergia sedendo ad un unico tavolo. In caso contrario si fa solo sterile testimonianza identitaria.
Con queste premesse ed intenzioni, il raggruppamento di “Area Popolare per il centrosinistra” è aperto al contributo di quanti vogliono concorrere portando il loro patrimonio di idee e di proposte. Da subito dico a tutti, singoli e/o gruppi, che sono i benvenuti! Tra l’altro, come nel suo recente libro Ciriaco De Mita ha scritto che “La storia d’Italia non è finita”, aggiungo che anche la storia di Senigallia non è finita.
*Responsabile Area Popolare – Senigallia
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