“Da Mangialardi e Ceriscioli doccia gelata sull’Ospedale di Senigallia”
“Da Mangialardi e Ceriscioli doccia gelata sull’Ospedale di Senigallia”
Documentata presa di posizione del Comitato Senigallia Facciamo Eco dopo il Consiglio Grande sulla sanità. “Inaccettabile approssimazione sulla realtà della sanità senigalliese”
SENIGALLIA – “Ci voleva davvero la coppia Presidenziale Mangialardi-Ceriscioli al Consiglio Grande della Sanità di Senigallia per dare la doccia gelata alle richieste di aiuto per l’Ospedale, fatte in diretta streaming dal Direttore della Rianimazione e dai Primari di tutti i Reparti ospedalieri. Nei lunghi interventi dei due politici (brevissimi invece i tempi concessi agli iscritti a parlare) abbiamo trovato un’inaccettabile approssimazione sulla realtà della sanità senigalliese, in primis proprio dal Sindaco e Presidente in pectore Mangialardi”. E’ quanto afferma. in un documento diffuso oggi, il Comitato Senigallia Facciamo Eco.
“Come è possibile venirci a dire che i posti in Rianimazione sono 8 invece dei soli 4 reali, ricordati in ogni dove? Sostenere che è meglio NON aver avuto dalla Regione nuovi posti di Terapia Intensiva perché altrimenti si verrebbe coinvolti in caso di una ripresa della epidemia?
“Quindi – aggiunge Facciamo Eco – i 7 nuovi posti di Terapia Intensiva concessi all’Ospedale di Jesi sarebbero un boccone avvelenato e non piuttosto un riconoscimento di professionalità e una formidabile occasione per aggiornare e modernizzare le dotazioni e le strutture ospedaliere con gli investimenti economici assegnati (ricordiamo che 1 posto letto p.l. = 253.000 € di fondo come si evince dalla DGR n.751 del 16/06/2020).
“Quindi, se il virus tornasse in forza anche a Senigallia, i gravi malati come per magia salirebbero su una ambulanza e partirebbero per Jesi (+ 7 p.l.), Fermo (+14 p.l.), S. Benedetto (+5 p.l.), Ancona (+38 p.l.), Pesaro (+41 p.l.) o piuttosto invece, come sempre accade, si fermerebbero nella nostra più vicina Rianimazione, trovandola ancora una volta povera (+0 p.l.) in posti letto e nella cronica illegalità strutturale oggi denunciata pubblicamente in Consiglio?
“Ben 4 segnalazioni interne sulla NON idoneità dei locali erano state ripetutamente indirizzate anche al Sindaco e allo stesso Ceriscioli, che sembra essersene dimenticato. E sono ancora in attesa di risposta! Capito bene? In attesa di risposta con i malati già dentro a curarsi!
“La superiorità intellettuale del past President Ceriscioli ci ha lasciato invece meravigliati, nei tanti numeri elencati, nei soli numeri citati! Perché oltre ai numeri della Regione, di Senigallia ben poco ha detto e forse ben poco è l’interesse. Cioè: Ceriscioli è stato convocato nella città di Senigallia e non ha saputo dire nulla dell’Ospedale della città, ma solo che non tutti gli Ospedali hanno le stesse funzioni e compiti. Dimenticando – si legge sempre nel documento del Comitato Facciamo Eco – che sedeva nei banchi del Consiglio di un Comune che non è un piccolo borgo di campagna, visto che con i suoi 50.000-100.000 dinamici abitanti è la seconda città della provincia di Ancona.
“O il matematico non conosce questo tipo di numeri del territorio che governa? E che nessuna città di queste dimensioni viene bistrattata come sta succedendo a Senigallia, a meno che non te lo permetta proprio quel Sindaco che è stato eletto dai cittadini per difendere e promuovere la salute e non solo il restyling e le feste in centro.
“Questa coppia in sanità ci è apparsa deludente e il futuro prossimo ci preoccupa: non è che il “Modello Senigallia”, oggi presentato, ci verrà domani riproposto anche in Regione con Mangialardi lanciato a Presidente e Ceriscioli Assessore alla Sanità, libero così di completare il depotenziamento di Senigallia? Il tutto con buona pace del terzo presidente (p minuscola), tenuto sempre nell’angolino: Fabrizio Volpini, non pervenuto.
“La coppia Presidenziale – conclude il Comitato Senigallia Facciamo Eco – forse lo ritiene ancora non del giro ma dopotutto è meglio così: almeno oggi ci ha risparmiato il suo mantra, che tutti già conosciamo a menadito: “è tempo di non pensare solo all’ospedale …”.
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