Olivetti: “La sanità va difesa in piazza, non nelle stanze del potere”
Olivetti: “La sanità va difesa in piazza, non nelle stanze del potere”
L’Ospedale di Senigallia è ancora Covid per delibera regionale. Paura per altre chiusure. “Speriamo in un cambio di passo nella politica marchigiana: serve più attenzione per i cittadini”
SENIGALLIA – L’avvocato Massimo Olivetti, già sindaco di Ostra, è il presidente del Comitato cittadino in difesa dell’Ospedale di Senigallia. Anche lui, ovviamente, ha preso parte, questa mattina, alla manifestazione di protesta organizzata in piazza Roma.
Troppi i problemi che stanno penalizzando, in questo momento, l’Ospedale cittadino. Il pronto soccorso è allo sbando, con file interminabili di pazienti durante tutta la giornata (in qualche circostanza c’è perfino chi entra nel primo pomeriggio ed esce all’alba). E, nei giorni scorsi, è stato anche inviato un esposto alla Procura della Repubblica di Ancona, sulla scorta di una lettera di tutti i medici che vi operano.
La dialisi estiva per i turisti resta ancora chiusa e chi ne ha bisogno viene indirizzato a Falconara, in una clinica convenzionata. La Cardiologia è passata da 20 a 10 posti letto, con 2 medici in meno. Tagli anche in Nefrologia, dove gli 8 posti letto sono diventati 4. Altri tagli anche a Medicina dove si è passati da 44 a 32 posti letto, a Chirurgia (da 35 a 20 posti), ad Ortopedia (da 30 a 14).
L’Otorino non opera più ed i pazienti sono dirottati a Fabriano; l’Oculistica è stata trasformata in un ambulatorio; la Gastroenterologia è passata da 11 a 5 posti letto. Mancano inoltre medici, infermieri ed il declassamento generalizzato è ormai sotto gli occhi di tutti, nonostante l’impegno e la professionalità del personale. Otto reparti, infine, sono senza primario.
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