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Aeroporto di Falconara, tutti all’attacco dei bandi capestro

Aeroporto di Falconara, tutti all’attacco dei bandi capestro

Sandro Zaffiri (Lega): “Difettosi, inefficaci e troppo vincolanti. Si rischia il collasso di un intero settore economico e il completo isolamento delle Marche”

di SANDRO ZAFFIRI*

ANCONA – Chissà se Ceriscioli quando ha richiamato l’opportunità che, nella prossima legislatura, la delega al Turismo possa essere mantenuta dal Presidente aveva l’intenzione di togliersi qualche sassolino dalle scarpe.

Il dubbio francamente viene dopo che, in pochi giorni e rapida sequenza, il settore turistico marchigiano ha dovuto prestare entrambi i fianchi a due ganci mica da poco. Il primo, il mancato arrivo in terra marchigiana del treno dalla Germania che tradizionalmente è foriera di corposi flussi turistici.

Il secondo, manco a dirlo, è la gestione dell’atteso piano di rilancio dell’aeroporto attraverso la carta strategica dei bandi destinati ad attrarre le compagnie aeree. Bandi con una vita, a dir poco, travagliata, che all’inizio tardavano a concretizzarsi, poi sono andati deserti e, oggi, vengono criticati praticamente da ogni parte si giri lo sguardo.

Confindustria, sindacati, operatori, politica…praticamente tutti hanno segnalato l’inadeguatezza di questi bandi, dalla loro fase preparatoria, dove sarebbero mancate un’opportuna partecipazione e il confronto con le categorie, capaci di indirizzare al meglio le scelte, fino alla loro stesura, dato che, per quanto è dato sapere, mancherebbe persino una canonica versione multilingue, comprensibile agli investitori esteri. In più (o in meno…) c’è il dato dell’essere estremamente vincolanti in termini di condizioni e pertanto affatto attrattivi. Insomma, un danno piuttosto che un’opportunità che rischia di ripercuotersi pesantemente nel settore trainante dell’economia marchigiana, affossando anche le legittime aspettative dei dipendenti dello scalo che da anni attendono una guida politica e amministrativa capace di valorizzare il loro impegno e il loro lavoro.

Speriamo che, giunti ormai al termine della legislatura regionale, possa anche cessare questa lunga e deleteria fase di dilettantismo sfrenato che sta determinando le condizioni per il collasso di un intero settore economico e il completo isolamento regionale.

*Consigliere regionale Lega

 

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