“Occorre ripensare la sanità per potenziare e difendere la salute e il sistema pubblico”
“Occorre ripensare la sanità per potenziare e difendere la salute e il sistema pubblico”
Presa di posizione del Comitato cittadino di Chiaravalle in difesa della sanità pubblica
CHIARAVALLE – Dal Comitato cittadino di Chiaravalle in difesa della sanità pubblica riceviamo: “La drammatica vicenda della pandemia ha rivelato tutte le debolezze del nostro sistema sanitario. Una debolezza che ha responsabilità precise, i tagli al finanziamento della struttura, con il conseguente indebolimento della rete territoriale e delle attività di prevenzione, il ricorso sempre più diffuso alla sanità privata, dove la risposta ai bisogni si è trasformata da servizio a merce lucrosissima.
“Nelle Marche questa politica ha significato la chiusura di ben 13 ospedali, tra questi Chiaravalle, che sulla carta dovevano trasformarsi nelle cosiddette case della salute e che invece via via hanno perso funzioni e servizi.
“Oggi, dopo questo dramma, cresce la consapevolezza di ripensare e riorganizzare il sistema, a partire da un cospicuo rifinanziamento e dal riconoscimento al personale sanitario del suo ruolo, con un giusto salario e con nuove assunzioni.
“È evidente che questo processo non può essere gestito dagli stessi che hanno procurato il danno. Serve allora un nuovo protagonismo dei cittadini, delle associazioni che operano nei territori, delle comunità e delle istituzioni locali.
“La storia dell’Ospedale di Chiaravalle e del suo distretto sanitario è emblematica. Prima, la nascita di un comitato aperto di cittadini, associazioni, lavoratori del settore era stato capace di resistere e proporre soluzioni per il territorio, poi la troppa fiducia nelle istituzioni e nelle promesse ha indebolito il comitato e con esso l’attenzione al problema.
“La pandemia ci ha poi rivelato l’importanza della struttura chiaravallese e oggi ci consegna un compito, quello di riprendere l’iniziativa affinché un nuovo e più efficiente modello di salute sia costruito con la partecipazione della popolazione.
“Arriveranno, si spera, nuove risorse, dovrà essere fermato quel circolo vizioso fatto di manager e budget da rispettare, l’efficienza del sistema dovrà essere misurato in termini di salute e non di spesa.
“Per questi motivi pensiamo sia utile ricostruire un comitato cittadino in difesa della sanità pubblica, aperto a coloro che vorranno portare idee e impegno e che subito lavori ad una piattaforma territoriale capace di permettere alla cittadinanza attiva di essere interlocutrice di questa nuova fase della sanità e stimolo costante per la difesa della sanità pubblica.
“Nei prossimi giorni promuoveremo un primo incontro del comitato, sin d’ora invitiamo chi avesse a cuore questo obbiettivo ad attivarsi”.
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