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Emergenza sanitaria a Ostra Vetere, Bello e Codias: “Nessuna pianificazione comunale per affrontarla, tutto lasciato al caso”

Emergenza sanitaria a Ostra Vetere, Bello e Codias: “Nessuna pianificazione comunale per affrontarla, tutto lasciato al caso”

OSTRA VETERE – “Siamo stati in silenzio per qualche mese a causa dell’emergenza Covid-19, ma adesso il tempo è scaduto. Abbiamo assistito a modalità e termini approssimativi, con cui questo sindaco e questa giunta di sinistra hanno condotto la situazione legata al lockdown, ma adesso è l’ora di trarre le conclusioni e cominciare ad evidenziare i limiti, che hanno impedito di avere una strategia seria e puntuale. Abbiamo registrato, da una parte, una sorta di chiusura inaccettabile a suggerimenti, obiezioni e critiche, mentre, dall’altra, abbiamo assistito, increduli, ad un approccio disorganizzato, a tratti farsesco, e poco sistemico all’impostazione del periodo emergenziale ad Ostra Vetere, che ha effetti anche in questa seconda fase, soprattutto di natura economica. Per tutti”.

Con una nota alla stampa e una interpellanza presentata in queste ore al sindaco, i consiglieri comunali di centrodestra, Massimo Bello e Giuseppina Codias, hanno messo sotto accusa l’Amministrazione di centrosinistra di Ostra Vetere “perché hanno perso l’ennesima occasione – dichiarano i consiglieri di centrodestra – per dimostrare istituzionalmente competenza, organizzazione e trasparenza in una fase, che avrebbe dovuto comportare puntualità e idee chiare, chiudendosi dietro alla sola condivisione di post su Facebook, evitando il confronto, azzerando il dissenso e la critica e, spesso, anche omettendo informazioni utili e dettagliate”, dicono i rappresentanti dell’opposizione consiliare.

“A sindaco e giunta di sinistra – affermano Bello e Codias – ciò che ha interessato di più è stato, in poche parole, il controllo del dissenso. ‘State a casa’ e “andrà tutto bene’: ecco cosa hanno ripetuto per oltre due mesi sindaco e giunta, ma, laddove si chiedessero informazioni su dati e notizie, relativamente ai possibili contagi e alle quarantene, causa Covid-19, ecco spuntare reticenza, ritardi e confusione”.

“Si è trattato – aggiungono – di dover gestire una piccola comunità e, invece, non ci sono riusciti. Da un monitoraggio delle ordinanze, dei decreti, delle deliberazioni e delle determinazioni, che l’Amministrazione avrebbe dovuto adottare, ci risulterebbe, invece, che non abbia esercitato alcuna prerogativa e che non abbia provveduto puntualmente all’attuazione di quanto previsto dall’ordinamento di protezione civile”.

“Sarebbe stato utile, opportuno ed efficiente, ad esempio, recepire – affermano ancora Bello e Codias – le misure contenute nella direttiva della Presidenza del Consiglio dei Ministri, costituendo il Centro Operativo Comunale (C.O.C.) di Ostra Vetere al fine di individuare, di organizzare e di predisporre le misure e le attività necessarie per prepararsi ad una azione di assistenza, di coordinamento, di supporto e di garanzia alla popolazione, con una corretta modalità di informazione. Invece, abbiamo preso atto della totale mancanza di strategia operativa dell’Amministrazione comunale, che si evince, in particolare modo, anche dalla mancanza di atti, che predisponessero l’attivazione di una chiara ed esaustiva strategia di protezione civile territoriale, affidandosi, invece, ad interventi sporadici, alla sorte e al caso, senza alcuna programmazione”.

“Non esiste, tra gli atti ufficiali del Comune, alcun provvedimento organico (pubblicato) di natura organizzativa e amministrativa, neppure da parte del responsabile del Servizio di Protezione civile del Comune, che attesti e certifichi attività di protezione civile pianificata da parte del sindaco e della giunta”.

 

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