A Mondolfo Consiglio comunale a porte chiuse: le opposizioni pronte a disertare la seduta
A Mondolfo Consiglio comunale a porte chiuse: le opposizioni pronte a disertare la seduta
I consiglieri comunali Giovanni Berluti, Silvana Emili, Giovanna Berluti, Giancarlo Loccarini e Massimiliano Lucchetti chiedono che venga organizzata la seduta in videoconferenza per una maggiore trasparenza. In caso contrario con prenderanno parte ai lavori
MONDOLFO – Polemica presa di posizione dei consiglieri comunali di opposizione Giovanni Berluti, Silvana Emili, Giovanna Berluti, Giancarlo Loccarini e Massimiliano Lucchetti, dopo la decisione del sindaco di convocare, per venerdì, una seduta del Consiglio comunale a porte chiuse, per giunta nella sala Pierino Ciriachi di Marotta.
I consiglieri di opposizione hanno scritto al segretario generale del Comune di Mondolfo dott. Giuseppe Aiudi, al sindaco dott. Nicola Barbieri, al presidente del Consiglio comunale dott.ssa Filomena Tiritiello. Protesta inoltrata, per conoscenza, al Prefetto della Provincia di Pesaro-Urbino.
“Con nota prot. n. 11633 del 15.05.2020 il Presidente del Consiglio comunale del Comune di Mondolfo – scrivono i cinque consiglieri di opposizione – convoca lo stesso per il giorno 22 maggio venerdì, ore 18.30, in prima convocazione e per il giorno 23 maggio sabato, ore 19.00, in seconda convocazione. La sede dello svolgimento è la sala Pierino Ciriachi di Marotta dove, a detta del Presidente del Consiglio Comunale, è possibile mantenere una distanza interpersonale di due metri ed anche, presumibilmente, con aggravio di spese a carico del bilancio Comunale.
“Si precisa nella nota di convocazione che il Consiglio si svolgerà a “porte chiuse”, in quanto a dire del Presidente del Consiglio ciò è previsto dall’art.67 del Regolamento del Consiglio Comunale che stabilisce che la seduta del Consiglio Comunale può svolgersi in seduta segreta “se tale segretezza è richiesta dalla legge”.
“La decisione di non riconoscere alcuna possibilità di presenza ai cittadini, appare lesiva dei più elementari diritti di trasparenza e di partecipazione dei cittadini, quando invece la Pubblica Amministrazione deve essere volta al rigoroso rispetto degli stessi, favorendo il controllo delle attività delle istituzioni e dell’utilizzo delle risorse pubbliche.
“Quella che si terrà venerdì sarà una seduta importante e che avrà invece necessità della massima partecipazione della cittadinanza perché si discuteranno argomenti che andranno ad incidere sulle tasche dei cittadini mondolfesi addirittura fino al 2043: si approverà l’avvenuta distribuzione dei buoni spesa di euro 600 ad opera del Governo Centrale (totale di euro 94.911,56), si approverà il bilancio consuntivo del 2019, si discuterà la rinegoziazione dei mutui in capo al nostro Comune (l’aumento degli interessi che saranno complessivamente pagati è pari ad euro 730.203,84) e di vari argomenti che come minoranza abbiamo portato all’attenzione dell’esecutivo, fondamentali per uscire dalla fase di stallo creata dalla pandemia Covid-19. Riteniamo che decisioni così importanti ed impattanti sul nostro futuro e su quello dei nostri figli debbano avere la massima trasparenza e la massima partecipazione della cittadinanza, per questo la minoranza ha appoggiato sempre unita quattro richieste del M5S per la trasmissione in streaming delle sedute del Consiglio comunale, richieste tutte respinte dall’Amministrazione, a cui continuiamo a chiedere la trasmissione in streaming, anche tramite una semplice diretta sulla pagina Facebook del Comune, delle sedute del Consiglio Comunale, e che dovrebbe essere portata avanti soprattutto ora, in piena situazione di emergenza sanitaria che impedirà a lungo l’accesso al Consiglio Comunale ai cittadini.
“A tutto ciò va aggiunto che è stata respinta la richiesta di tenere il Consiglio comunale in video conferenza evidenziando una disparità di trattamento tra cittadini, assessori, Consiglieri e dipendenti Comunali: i primi vengono esclusi dal Consiglio Comunale con la scusa di tutelarli dal punto di vista sanitario, gli assessori tengono, loro si possono farlo, le sedute della Giunta comunale in video conferenza, i Consiglieri comunali ed i dipendenti che parteciperanno al Consiglio comunale invece devono riunirsi fisicamente e per tante ore, essendo in discussione il prossimo 22 maggio ben 36 punti, con evidente esposizione a rischio di contagio restando per tanto tempo in un luogo chiuso.
“Il presidente del Consiglio comunale a cui spetta decidere se organizzare o meno la seduta in video conferenza ritiene che ciò possa avvenire solo con utilizzo di piattaforme a pagamento violando così l’art.73 del Decreto Legge 18 del 17/03/2020 che riconosce tale possibilità senza però che ciò dia luogo a nuovi o maggiori oneri a carico del Comune che provvede a tali videoconferenze con le risorse umane, finanziarie che ha già disponibili nel bilancio…
“Sinceramente facciamo fatica a credere che l’Amministrazione Barbieri, che spende annualmente euro 1.100.000 circa di soldi dei cittadini mondolfesi per spese di Segreteria Generale, faccia fatica a trovare una piattaforma economica, se non gratuita, che consenta di tenere delle sedute del Consiglio comunale in videoconferenza, metodo sicuro e trasparente. Facciamo fatica a pensare che nel 2020 Mondolfo sia l’unico Comune della costa a non riunire il Consiglio comunale in video conferenza, generando così una disparità di trattamento tra cittadini, assessori, Consiglieri e dipendenti Comunali, principio a cui la Pubblica Amministrazione deve sempre uniformarsi.
“Non si comprende perché dal 23 gennaio, data dell’ultimo Consiglio comunale, passati 4 mesi la Giunta Barbieri non abbia fatto nulla per implementare questo sistema ed estenderlo ai pubblici lavori delle commissioni consiliari permanenti e del Consiglio comunale, mentre è attualmente utilizzato, ed è stato adottato sin da marzo, per i lavori di Giunta, si tratta di un atteggiamento con cui la Giunta e la maggioranza stanno continuando ad oscurare il Consiglio comunale ed il suo ruolo, lo spirito democratico e la partecipazione dei cittadini. Pertanto per tutti i motivi sopra espressi i consiglieri firmatari chiedono che venga organizzata la seduta pubblica del Consiglio comunale in modalità telematica con il sistema della videoconferenza che ha il duplice pregio di garantire maggiormente la sicurezza di tutti e la trasparenza amministrativa.
“Non accogliendo tale richiesta i consiglieri comunali sottoscritti saranno impossibilitati a partecipare ai lavori del Consiglio comunale previsto. La presente lettera è inviata all’Eccellenza sig. Prefetto della Provincia di Pesaro-Urbino per dovuta conoscenza”.
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