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L’Ufficio Scolastico regionale annuncia il taglio degli insegnanti e scatta la protesta

L’Ufficio Scolastico regionale annuncia il taglio degli insegnanti e scatta la protesta

Il sindaco di Fano Massimo Seri: “La decisione va rivista, la scuola non merita ulteriori disagi”

FANO – Il sindaco di Fano Massimo Seri si schiera al fianco dell’assessore regionale all’Istruzione, Loretta Bravi, e dei dirigenti scolastici che nei giorni scorsi hanno preso con sgomento la notizia del possibile taglio degli insegnanti annunciata dall’Ufficio Scolastico regionale.

“Stiamo uscendo da una situazione di difficoltà senza precedenti – afferma il sindaco – che unita al caos che ha colpito alcuni istituti superiori fanesi lo scorso settembre, offre uno scenario che merita coesione tra le istituzioni e soprattutto impone di mettere le scuole e gli studenti al primo posto nella scala delle priorità”.

In base alle nuove disposizioni, quello che potrebbe verificarsi all’inizio del prossimo anno scolastico, sono classi di oltre 30 studenti, elemento questo ancor più grave se si considera che i vari Dpcm per il contenimento del contagio da Covid19 prevedono il distanziamento sociale e quindi la necessità di trovare nuovi spazi.

“La scuola non può e non deve essere solo una questione di numeri – precisa il sindaco -.  Classi con troppi alunni, le cosiddette ‘classi pollaio’, complicherebbero ulteriormente l’intera organizzazione didattica e scolastica in generale e questa è una cosa che gli studenti, le famiglie e gli insegnanti stessi non si meritano”.

In giornata l’amministrazione invierà all’Ufficio Scolastico Regionale una lettera chiedendo ufficialmente di rivedere questi tagli ponendosi così al fianco di quei dirigenti che già da qualche giorno hanno manifestato preoccupazione.

 

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