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La Confcommercio: “I protocolli ci sono, riaprire in maniera responsabile per non dover chiudere per sempre”

La Confcommercio: “I protocolli ci sono, riaprire in maniera responsabile per non dover chiudere per sempre”

ANCONA – Migliaia di Imprese marchigiane rischiano di non riaprire mai più, eppure i protocolli per lavorare già esistono. Infatti Confcommercio Marche lavora da mesi su protocolli sartoriali per quelle aziende che non si sono mai fermate e che hanno garantito il commercio al dettaglio dei beni di prima necessità, già indicati dai decreti ministeriali.

Su questa scia nasce il progetto RiCREO di Confcommercio Marche, che già da qualche settimana sta strutturando dei tavoli tematici per incontrare alcuni imprenditori, rappresentanti di varie categorie, per parlare delle problematiche legate ad una corretta riapertura che salvaguardi la salute dei dipendenti e dei consumatori.

Un progetto rivolto non solo al confronto ma anche ad una nuova consapevolezza nel rapporto con il cliente. Il progetto che vive da settimane nei tavoli di confronto della Confcommercio è supportato anche dalla Regione Marche che ha messo a disposizione i suoi tecnici per uno sviluppo subito operativo e propositivo che dia valore alla voce degli Imprenditori.

Le linee guida per queste riaperture vanno affrontate con spirito costruttivo e di collaborazione tra gli operatori che concretamente operano sul mercato e sono in prima linea nel contatto con i consumatori.

Confcommercio ritiene fermamente che sia impensabile e disarmante realizzare le riaperture in un lasso di tempo così dilazionato da portarci al 1 giugno, soprattutto perché i protocolli esistono già ed il loro fondamento parte proprio da quelle categorie che già li applicano perché sono rimaste aperte.

“I nostri Associati non sono degli irresponsabili, vogliono riaprire garantendo la sicurezza dei propri dipendenti e dei propri clienti, ma rimandare ancora le aperture per alcuni di loro significa non riaprire mai più!” afferma il Direttore Generale Confcommercio Marche il prof. Massimiliano Polacco: “è solo questione di cambiare le modalità e l’approccio al consumo”.

Le Imprese Marchigiane chiedono di poter tornare a lavorare, in sicurezza e con un’attenzione importante alla sostenibilità economica e dei costi che esse dovranno affrontare per poter ripartire nel rispetto della sicurezza di tutti.

 

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