Varotti: “La misura è colma, attenzione alle proteste pubbliche. Le piccole imprese del turismo non ce la fanno più”
Varotti: “La misura è colma, attenzione alle proteste pubbliche. Le piccole imprese del turismo non ce la fanno più”
di AMERIGO VAROTTI*
PESARO – All’inizio dell’emergenza coronavirus il turismo – con tutte le sue sfaccettature (ristoranti, tour operator, pubblici esercizi ) – era considerato dalla politica come uno dei settori più problematici.
Poi il turismo è sparito dai RADAR DELLA POLITICA e dal dibattito dei politici e dei governanti.
Si è cercato di fare di ogni erba un fascio , mettendo tutte le imprese sullo stesso piano senza capire e quindi considerare chi ha avuto , HA ed AVRA’ il danno economico più rilevante.
Il settore più colpito e che lo sarà per lungo tempo è il turismo con la ristorazione. Ma Governo e Regione sono silenti : nessun provvedimento adottato per questo settore più penalizzato di tutti gli altri.
Tutti a parlare di questa o quella industria che – lo capiamo – vorrebbe riaprire dopo 10 giorni di chiusura ; molti a chiedere deroghe per continuare a produrre ( e poi viene data alla Fiat in Molise , non si sa bene perché!!!). Ma nessuno che capisca il dramma unico di un settore colpito a morte e che è chiuso da 45 giorni e che quando riaprirà, se riaprirà , avrà limitazioni ferree con diminuzioni dei ricavi enormi.
Ma Governo , Parlamento , Regione e financo la Camera di Commercio delle Marche mettono tutti sullo stesso piano.
Addirittura invece che mettere liquidità nelle aziende del settore turismo ( perché iniezione di liquidità vuol dire solo FONDO PERDUTO come ha fatto la Germania ) danno alle banche la possibilità di fare dei mutui che , peraltro , molte stanno utilizzando per rigirare allo Stato il rischio dei finanziamenti precedentemente accordati . E non certo alle micro o piccole e medie imprese !!
Invitando le stesse aziende che sono chiuse e lo saranno ancora per molto tempo e che quando riapriranno lo faranno in condizioni “ minimali “ a indebitarsi senza alcuna certezza per il futuro.
E intanto mentre le Aziende Multiutility comunicano bilanci record e forti ripartizioni degli utili , a queste imprese del turismo e del commercio continuano ad arrivare bollette salate ( perché si sa le bollette con il carico di tasse e ammennicoli vari non corrispondono ai consumi !!).
Ed allora visto che nessuno ci sente ed i Parlamentari del centro e della periferia continuano indisturbati a prendere i loro lauti emolumenti (loro in cassa integrazione , NO??) i ristoratori , i pubblici esercizi , i commercianti chiusi da 45 giorni ( non la grande distribuzione che comunque chiede la CIG!!!) , i tour operator che hanno perso tutto il lavoro di un anno senza alcuna prospettiva per i prossimi mesi e gli albergatori ( che forse non avranno le risorse e le energie per riaprire ) sono pronti ed anzi si stanno preparando a manifestazioni di protesta pubbliche rischiando anche le sanzioni previste alla legge. Attenzione , POLITICA , perché la misura è colma.
*Direttore generale di Confcommercio Marche Nord
Ag – RIPRODUZIONE RISERVATA - www.laltrogiornale.it