Rifondazione: “Un dramma per i lavoratori, ora anche i Comuni facciano la loro parte”
Rifondazione: “Un dramma per i lavoratori, ora anche i Comuni facciano la loro parte”
Gli amministratori comunali invitati a dimostrare solidarietà in modo concreto
ANCONA – Dalla Federazione di Ancona di Rifondazione Comunista riceviamo: “La crisi è drammatica, “biblica” l’ha definita uno che “se ne intende” come Mario Draghi, presidente fino a pochi mesi fa della Banca Centrale Europea. Per di più in queste ore i vertici dell’Unione Europea mostrano tutto il loro cinismo e discutono del nodo e della corda con la quale l’Italia può scegliere d’impiccarsi. Serve un grande scatto d’orgoglio e uno sforzo straordinario.
“Questo dramma, intanto lo stanno pagando i lavoratori, che i padroni vorrebbero far tornare al lavoro senza garanzie, i precari e tanti altri lavoratori a reddito saltuario che hanno visto da un giorno all’altro scomparire il lavoro e il reddito, i tanti piccoli commercianti ed artigiani che hanno dovuto abbassare la serranda. C’è il decreto governativo che ha istituito un fondo di solidarietà per l’emergenza povertà, che dà garanzie alle imprese, ma che, specialmente i 400 milioni per “banco alimentare e buoni spesa” e l’una tantum di 600 euro per chi sta perdendo il lavoro, non saranno purtroppo sufficienti alla bisogna.
“Per questo crediamo che i Comuni debbano intervenire per quanto possibile aggiungendo risorse proprie, riorganizzando i bilanci, prevedendo una detassazione diffusa di tutte quelle tasse comunali che gravano sulle piccole attività commerciali e artigianali (tassa rifiuti, tassa occupazione suolo pubblico etc), oltre a ciò pensiamo sia da attivare un fondo pubblico di solidarietà per finanziare progetti sociali definiti e dichiarati nel quale far confluire tutte le offerte liberali di privati e associazioni e che, per cominciare, potrebbe essere sostenuto da un contributo volontario e specifico da parte degli amministratori pubblici attraverso una decurtazione percentuale delle loro indennità di carica.
“Chiediamo pertanto ai consiglieri comunali dei comuni della nostra Provincia – conclude la nota di Rifondazione Comunista – di chiedere la convocazione dei Consigli comunali per discutere e deliberare in tal senso”.
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