“Terminata l’emergenza Covid-19 l’ospedale di Senigallia riuscirà a tornare alla normalità?”
“Terminata l’emergenza Covid-19 l’ospedale di Senigallia riuscirà a tornare alla normalità?”
Decisa presa di posizione del Comitato cittadino, preoccupato per il futuro sempre più incerto della struttura sanitaria senigalliese
SENIGALLIA – “Mentre a Jesi è attivo l’ospedale da campo della Marina Militare, su richiesta del sindaco, e mentre Fabriano (dove peraltro verrebbero costruite quattro nuove sale operatore) è ospedale no-Covid, a Senigallia l’ospedale è riservato solo a persone “malate” di Covid-19”. E’ quanto scrive, in una nota, il Comitato cittadino in difesa dell’ospedale di Senigallia.
“Ciò significa – prosegue la nota – che ad emergenza terminata, mentre gli altri ospedali ricominceranno la loro attività ordinaria in breve tempo, a Senigallia non sarà possibile.
“A Senigallia verranno portati tutti i pazienti Covid-19 ricoverati da altri! L’ospedale nostro non farà altro che gestire questi pazienti per mesi e non opererà più fino a data da definire, quando ormai rimarranno solo le “macerie”.
“Molti medici (chirurghi, ortopedici ecc. ecc) potrebbero meditare di andarsene, da Senigallia. Grazie ai nostri amministratori per aver decretato questa ingloriosa fine del nostro ospedale.
“Ad oggi Senigallia – si legge sempre nell’intervento del Comitato cittadino – non può gestire nessuna emergenza che non sia Covid-19 positiva. Pazienti covid-19 negativi non arrivano neanche più all’ospedale di Senigallia, vengono direttamente portati in altre strutture.
“I pochi reparti ancora no-Covid-19, non possono lavorare: Chirurgia, Ortopedia, Otorino e Ginecologia non possono operare perché le sale operatorie sono state trasformate nelle seconda terapia intensiva e ci vorranno mesi per risolvere questa storia.
“Ancora una volta grazie a Ceriscioli, Volpini ed in particolare a Mangialardi. Da Volpini e Mangialardi – si legge sempre nel documento diffuso dal Comitato cittadino – vorremmo avere risposte a queste domande:
- Sapevate di questa trasformazione?
- Vi siete attivati per garantire la sicurezza del personale che lavora in Ospedale ed anche nelle R.S.A.?
- Avete chiesto l’allestimento di un ospedale da campo, come ha fatto il sindaco di Jesi?
- Avete chiesto misure straordinarie per fare in modo che l’ospedale fosse un argine e non un ponte per il virus rispetto alla città e, soprattutto, avete informato i vostri concittadini?”
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