A Terre Roveresche avviati i test sierologici Covid-19 destinati alle categorie di persone più esposte al rischio di contagio
A Terre Roveresche avviati i test sierologici Covid-19 destinati alle categorie di persone più esposte al rischio di contagio
TERRE ROVERESCHE – Nella seduta della Giunta di martedì 31 marzo 2020, tenutasi ovviamente su Skype, l’Amministrazione Comunale di Terre Roveresche ha deliberato ulteriori misure per fronteggiare l’emergenza da COVID-19. Sono misure – come ci riferisce il sindaco Antonio Sebastianelli – che si sono rese necessarie per fronteggiare l’emergenza e per mettere ancora più in sicurezza la nostra comunità. Le misure in questione, che attengono particolarmente alla sfera sanitaria, si aggiungono a quelle economiche già deliberate nelle settimane precedenti e che i cittadini possono visionare sul sito web e sui canali social istituzionali del Comune.
Nel dettaglio, le misure sanitarie che Terre Roveresche ha adottato riguardano la sottoscrizione con la Fondazione Art. 32 ETS (della quale il Comune né è Fondatore Promotore) di un protocollo per effettuare i test sierologici di ricerca e dosaggio degli anticorpi anti COVID-19. Al test, i cui costi sono interamente a carico del Comune, saranno sottoposti le categorie di persone maggiormente esposte al rischio di contagio e che operano nel Comune di Terre Roveresche, in particolare: i medici di medicina generale, i Carabinieri, i farmacisti, il personale che opera all’interno della casa di riposo a Terre Roveresche, il personale del Comune di Terre Roveresche impiegato nelle attività indispensabili e più esposte al contatto con l’utenza, i volontari di Protezione Civile impiegati stabilmente nelle attività di supporto alla popolazione, il personale impiegato nei servizi di assistenza domiciliare e sanitaria, il personale impiegato nelle attività di commercio al dettaglio di prodotti alimentari. Lo scopo di effettuare i test sierologici e immunologici sulla popolazione è quello di (i) tutelare la salute dei succitati operatori e, conseguentemente, dei cittadini utenti di tali servizi, (ii) adottare misure specifiche per il contenimento del contagio fra la popolazione e di (iii) condurre uno studio epidemiologico sulla popolazione attraverso i dati del campione esaminato. In questo ultimo caso, i test, ci permetterebbero di capire l’evoluzione del virus, come si muove all’interno della popolazione e individuare chi ha sviluppato la resistenza al virus. Secondo l’ultimo studio pubblicato il 16.03.2020 su Science, in oltre l’80% dei casi l’infezione da COVID-19 si presenta senza sintomi o con sintomi lievissimi, ragione per la quale il virus si è diffuso così rapidamente nel mondo. Le attività si avvarranno del contributo del Dott. Massimo Agostini (Medico Chirurgo specializzato, già Direttore della U.O. complessa di Igiene e Sanità Pubblica e Prevenzione Malattie Infettive e del Dipartimento di Prevenzione ASUR Marche AV1) che collabora con la Fondazione Art. 32 ETS. Tengo a precisare che il Comune di Terre Roveresche non vuole sostituirsi a nessuno degli organi preposti alla gestione di questa emergenza sanitaria, ma nell’esercizio delle proprie competenze di Autorità Sanitaria Locale, intende dare il suo contributo fattivo e pratico nella tutela delle persone che tutti i giorni sono esposte maggiormente al rischio del contagio. Inoltre i test vanno nella direzione di verificare da un lato l’efficacia delle misure di contenimento e contrasto al virus adottate e dall’altra di programmare le misure da attuare nell’immediato futuro.
L’altra misura sanitaria adottata consiste nello stanziamento di € 5.000,00 che saranno destinati all’acquisto di mascherine chirurgiche che distribuiremo, insieme ai nostri volontari di Protezione Civile, alle persone residenti e che operano a Terre Roveresche e che giornalmente sono più esposte al rischio di contagio.
Concludo dicendo che, alle polemiche (di qualsiasi genere) che molte volte capita di leggere sui canali di informazione (social compresi), questa Amministrazione cerca, con un po’ di buon senso, di dare risposte semplici, dirette e veloci alla propria comunità. Del resto, è questo che serve specialmente in un momento di estrema emergenza in cui ci stiamo trovando.
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