Mascherine introvabili, le aziende marchigiane del tessile impegnate nella produzione
Mascherine introvabili, le aziende marchigiane del tessile impegnate nella produzione
ANCONA – Mascherine introvabili per la sanità, per i lavoratori delle imprese, per i cittadini tutti. Diverse decine di imprese della zona Marche Nord stanno diversificando le produzione per rispondere alle esigenze dei cittadini.
Confartigianato Moda, dichiara il presidente David Coppari, ha avviato una indagine ed ha verificato che numerose aziende hanno già avviato la produzione di mascherine ed altre si stanno organizzando.
Entrare in questo settore però significa conseguire la certificazione dell’ ISS – Istituto Superiore della Sanità – percorso non facile nonostante il DL cura Italia abbia semplificato e velocizzato le procedure. Confartigianato Moda del nostro territorio unitamente al livello nazionale sono intervenute per avere risposte immediate e per mettere nella condizioni gli imprenditori di operare nella massima trasparenza e legalità, anche se è già possibile produrre mascherine “non sanitarie” ma come accessori di moda che hanno le caratteristiche di protezione.
In questo contesto Confartigianato, afferma il presidente Graziano Sabbatini, le imprese stanno facendo un grande sforzo per aiutare la popolazione a tutelare la propria salute, consentendo nel contempo alle migliaia di dipendenti di questo comparto di continuare a lavorare, garantendo quindi i posti di lavoro. Confartigianato An-Pu è a disposizione delle imprese interessate alla produzione di mascherine.
Nel nostro territorio per ora si stanno muovendo soprattutto le imprese tessili: più semplice riconvertire i macchinari e la materia prima che spesso è già in fabbrica. Perché lo sappiamo, trovare nuove mascherine è diventata un’emergenza nell’emergenza.
Ed ecco che si moltiplicano le iniziative, anche sulla scia dell’ultimo decreto del governo che rende possibile mettere sul mercato anche mascherine senza marchio Ce.
Confartigianato ha chiesto l’aiuto della Regione che si è attivata insieme alla Camera di Commercio ed alla Politecnica. Se le istituzioni regionali si muoveranno con determinazione tante imprese sono già pronte a conseguire la certificazione ISS producendo anche le mascherine ad uso sanitario, rendendo in questo modo autonoma la produzione necessaria per la Regione Marche.
Un obiettivo importantissimo per Confartigianato sia per dare risposte alle esigenza della sanità, dei cittadini che per garantire posti di lavoro e sostenere il tessuto produttivo marchigiano che si sta spegnendo.
Confartigianato in queste ore è in contatto costante con l’Istituto Superiore di Sanità, per stabilire un protocollo con i requisiti essenziali per questo tipo di produzione, anche se nell’emergenza il governo ha stabilito che non serve la marchiatura CE e basta un’autocertificazione.
Unire Istituzioni, Associazioni, Università, in un gruppo di lavoro, composto di ricercatori ed esperti per affiancare chi vuole riconvertire la produzione nelle mascherine con standard di qualità è un obiettivo irrinunciabile.
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