Anche il piano terra del monoblocco dell’Ospedale di Senigallia ospiterà un reparto Covid-19?
Anche il piano terra del monoblocco dell’Ospedale di Senigallia ospiterà un reparto Covid-19?
Questa sera il Comitato cittadino, con una lettera aperta, ha chiesto chiarimenti al presidente Ceriscioli, al consigliere regionale Volpini e al direttore sanitario Nadia Storti
SENIGALLIA – Altri spazi dell’Ospedale di Senigallia potrebbero essere utilizzati per ospitare pazienti contagiati dal Coronavirus. E’ quello che sembra, almeno questa sera. La questione, stando ai bene informati, dovrebbe essere esaminata, con maggiore attenzione, sabato mattina. Sull’argomento ospitiamo una lettera aperta, del Comitato cittadino in difesa dell’Ospedale, inviata al presidente della Giunta regionale Luca Ceriscioli, al consigliere regionale Fabrizio Volpini e al direttore sanitario Nadia Storti.
“Un paio di giorni fa – si legge nella lettera aperta – abbiamo indirizzato, invano, al dottor Volpini, nella sua qualità di consigliere regionale, presidente della Commissione regionale Sanità, una lettera aperta in cui chiedevamo ragguagli sulla situazione del Reparto Covid-19, che è stato aperto nella vecchia palazzina dell’Ospedale di Senigallia (quella per intenderci ove sono (o meglio erano) dislocati i reparti di Ortopedia e Chirurgia del nostro Ospedale.
“Di fronte alle tante richieste e proteste che ci pervenivano da cittadini, ma anche da personale dell’Ospedale, avevamo cercato di avere notizie, rivolgendoci pubblicamente al dottor Volpini, anche in considerazione che appena il giorno prima aveva rilasciato una intervista ad un quotidiano locale, nella quale aveva affermato: “Da un punto di vista gestionale, abbiamo riorganizzato l’ospedale ed ora abbiamo un’ala dedicata ai malati Covid-19, che è quella della vecchia palazzina, mentre tutto il resto, a cominciare dal nuovo monoblocco e l’area pediatrica e i reparti sono completamente no Covid-19.
“Abbiamo reperito, attraverso una riorganizzazione, circa 85 posti letto per pazienti Covid-19 e circa 8/10 posti per la terapia intensiva, sempre Covid-19. Oltre questi numeri non è possibile andare”.
“Gli avevamo chiesto perché il nostro Ospedale era stato individuato per far fronte all’emergenza; avevamo chiesto se l’Ospedale fosse dotato degli strumenti necessari per affrontare l’epidemia e se il personale, medico, infermieristico e sanitario fosse stato adeguatamente preparato per un simile straordinario evento.
“Due giorni fa, a seguito di ulteriori sollecitazioni abbiamo pubblicato una nuova lettera aperta al dottor. Volpini, per sapere se nel nuovo reparto Covid-19 dell’Ospedale di Senigallia fossero stati previsti i percorsi sanitari pulito/sporco (come impone la legge e le più elementari norme igieniche per impedire la diffusione del virus tra il personale di quel reparto).
“Viste le pressanti richieste di chiarimenti che ci sono giunte, e che riteniamo siano giunte anche al nostro interlocutore, ci saremmo aspettati una risposta immediata che avesse tranquillizzato tutti, personale dell’Ospedale e cittadini, circa l’abbattimento di qualsiasi rischio epidemiologico, che questa scelta calata dalla Regione sulla nostra città potesse creare, senza gli opportuni accorgimenti.
Invece……nessuna risposta dal nostro interlocutore.
“Purtroppo però dall’Ospedale ci giungono voci, che vorremmo fossero al più presto smentite e per questo, rimanendo sempre in attesa di una cortese risposta dal consigliere Volpini, vogliamo rivolgergli sempre con una lettera aperta questa volta rivolta anche al presidente Ceriscioli ed al Direttore sanitario dell’Area Vasta 2:
-“E’ vero che il reparto Covid-19, è stato esteso anche al primo piano del nuovo monoblocco dell’Ospedale?”
-“E’ vero che è previsto che anche il secondo piano del monoblocco venga destinato a questo reparto?
-“Se tale circostanza fosse confermata, rimarranno aperti gli altri reparti presenti ai piani superiori del nuovo monoblocco”
-“Nel caso dovessero rimanere aperti, come si è pensato di eliminare il rischio che possano essere contagiati anche i reparti non infetti”.
“Dottor Volpini – si legge sempre nella lettera aperta del Comitato cittadino in difesa dell’Ospedale di Senigallia -, non può più esimersi dal rispondere alle nostre domande, gli operatori ed i cittadini tutti hanno il diritto di conoscere quanto sta accadendo al nostro Ospedale”.
Nella foto: un’ambulanza, proveniente da Sant’Angelo in Vado, davanti all’attuale reparto Covid-19 dell’Ospedale di Senigallia, realizzato da alcuni giorni vicino al pronto soccorso
Ag – RIPRODUZIONE RISERVATA - www.laltrogiornale.it