Martinangeli e Palma: “Mangialardi da sindaco di Senigallia non ha fatto niente per tutelare l’ospedale della sua città”
Martinangeli e Palma: “Mangialardi da sindaco di Senigallia non ha fatto niente per tutelare l’ospedale della sua città”
SENIGALLIA – Da Stefania Martinangeli ed Elisabetta Palma, consigliere comunali del MoVimento 5 Stelle riceviamo: “I politici marchigiani solo ora scoprono che i professionisti del Servizio Sanitario Regionale sono eroi. Quanta ipocrisia!
“Negli ultimi anni la sanità pubblica è stata “spolpata” a beneficio di quella privata, con mancati finanziamenti di decine di miliardi di euro. E mentre a livello nazionale e regionale sono stati decimati ospedali e posti letto (anche quelli di terapia intensiva), l’ASUR Marche, nei bilanci 2018 e 2019, ha TAGLIATO oltre 7 milioni di euro per spese sul personale (pensionamenti e cessazioni mai sostituiti).
“In tutti i reparti, dove già scarseggiava personale medico e infermieristico, la situazione è ulteriormente peggiorata, per il coronavirus, con interi turni di servizio persi per il personale in quarantena. Nemmeno i doppi turni e il blocco delle ferie sono più sufficienti.
E la situazione non è sanabile nell’immediato!
“Nei pronto soccorso mancano i medici, ed i concorsi vanno deserti. Gli ospedali sono in cattive condizioni di salute, mancano le attrezzature.
“La politica italiana di destra e sinistra ha massacrato il servizio sanitario nazionale, la devolution voluta da Berlusconi ha ulteriormente aggravato la situazione, creando 21 sistemi sanitari differenti.
“Mangialardi, da sindaco di Senigallia cosa ha fatto per tutelare l’ospedale della sua città? Niente. Ha sempre avversato e respinto ogni istanza delle minoranze e dei comitati di cittadini. E cosa ha fatto come presidente della conferenza dei sindaci dell’Area Vasta 2? Niente, ha più volte disertato gli incontri ritardando la stesura del regolamento per il funzionamento della conferenza di area vasta.
“E da presidente ANCI Marche? Si è premurato, giusto ora, di ringraziare con un articolo online, chi comunque, lavorando in prima linea, sta sostenendo, con professionalità e abnegazione, il Servizio sanitario regionale.
“Ciò ha fatto in quanto, dall’alto delle sue innumerevoli poltrone, pur imputato in pendenza di giudizio, ora è candidato governatore della nostra regione, in violazione al codice etico del suo stesso partito. Se queste sono le premesse, poveri noi”.
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