E’ scontro totale tra Governo e Regione, il Tar sospende l’ordinanza ma Ceriscioli ne firma un’altra: venerdì e sabato nelle Marche scuole ancora chiuse
E’ scontro totale tra Governo e Regione, il Tar sospende l’ordinanza ma Ceriscioli ne firma un’altra: venerdì e sabato nelle Marche scuole ancora chiuse
ANCONA – Con un decreto urgente del suo presidente il Tar delle Marche ha sospeso oggi pomeriggio, in via cautelare, l’ordinanza con cui la Regione aveva disposto la chiusura di scuole, musei, e inibito tutte le manifestazioni pubbliche di qualsiasi natura fino alle ore 24 di mercoledì 4 marzo, peri contrastare la diffusione del coronavirus.
Ma il presidente della Regione, Luca Ceriscioli (nella foto), non ci sta e firma una nuova ordinanza, che sarà in vigore dalle ore 24 di oggi, fino alle ore 24 di sabato 29 febbraio, che prevede la chiusura delle scuole in tutti i Comuni delle Marche.
La decisione del Tar delle Marche è arrivata dopo che, questa mattina, l’Avvocatura dello Stato – per conto del Governo – aveva depositato l’impugnazione dell’ordinanza. L’Avvocatura dello Stato era intervenuta dopo la presa di posizione del presidente del Consiglio Giuseppe Conte.
Nel decreto urgente del presidente del Tribunale amministrativo regionale delle Marche si dà rilievo alla circostanza che non sussistevano, al momento dell’emissione dell’ordinanza regionale, casi accertati di contagio nelle Marche, ma solo rischi relativi alla prossimità del territorio marchigiano con la regione Emilia Romagna in cui erano stati rilevati casi confermati di contagio da Covid-19.
Ma lo scontro tra Governo e Regione non si placa. In serata, nel corso della riunione del Comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza, in Prefettura, a Pesaro, il presidente della Giunta regionale ha affermato: “Faremo una nuova ordinanza, come la precedente ma più breve nei tempi di validità, con nuove motivazioni perché nell’altra non potevamo mettere i casi positivi che, al momento dell’emanazione, non erano stati ancora identificati. Parliamo di sei casi positivi nella provincia di Pesaro e Urbino, un centinaio in osservazione. Quindi un’accresciuta situazione in termini di complessità, che vogliamo affrontare con decisione e senso di responsabilità”.
Il presidente Ceriscioli ha anche detto di non aver ricevuto garanzie dal Governo che non venga impugnata la nuova ordinanza. “Quindi ho preferito indicare un periodo di chiusura breve, compatibile con il buon senso e con uno spirito di risposta adeguati alla situazione in corso. Credo che rinunciare ad una settimana di scuola valga la pena, quando in gioco c’è la sicurezza e l’incolumità pubblica”.
QUI SOTTO la nuova ordinanza di Ceriscioli:
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