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Coronavirus, è scontro tra il Governo e Ceriscioli: impugnata l’ordinanza della Regione

Coronavirus, è scontro tra il Governo e Ceriscioli: impugnata l’ordinanza della Regione

ANCONA – Non è solo il capo della Protezione civile nazionale, Angelo Borrelli, a schierarsi contro il governatore delle Marche, Luca Ceriscioli. In serata si è appreso che il Governo ha deciso di impugnare l’ordinanza della Regione Marche che dispone la chiusura delle scuole fino al 4 marzo in conseguenza dell’emergenza Coronavirus.

“Con la sua decisione unilaterale di firmare un’ordinanza per la chiusura di tutte le scuole e Università della Regione Marche – affermano in una nota congiunta il ministro degli Affari regionali Francesco Boccia, dell’Istruzione Lucia Azzolina e dell’Università e della Ricerca Gaetano Manfredi – , il governatore Luca Ceriscioli si sfila dall’accordo che era stato raggiunto solo poche ore prima nel corso dell’incontro tra Governo e Regioni tenutosi alla Protezione civile e viene meno all’impegno preso con tutti gli altri governatori che, invece, si stanno attenendo alle disposizioni concordate”.

Ma, nonostante questo incomprensibile botta e risposta, domani (mercoledì 26 febbraio) le scuole saranno chiuse in tutte le Marche. “Il Governo – come fa presente il sindaco di Pesaro, Matteo Ricci – ha deciso di impugnare l’ordinanza della Regione, ma non c’è effetto di revoca immediata. Quindi resta in vigore ancora l’ordinanza regionale e le scuole domani sono chiuse. Dopodiché domani vedremo che succede e capiremo meglio.

“Non mi esprimo nel merito di questa vicenda sconcertante – aggiunge Matteo Ricci -, lo farò domani. Capite anche lo sconforto e il nervosismo che c’è tra sindaci in questo momento in cui stiamo subendo delle decisioni. Intanto chiedo solo scusa ai cittadini per la confusione che è stata fatta su una vicenda così delicata da parte delle autorità competenti, in un momento dove serve calma, collaborazione e obiettivi comuni. C’è già troppo panico ingiustificato in giro”.

 

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