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“La pista ciclabile di Senigallia in un nuovo progetto integrato di città”

“La pista ciclabile di Senigallia in un nuovo progetto integrato di città”

Per Confcommercio Marche Centrali non si può ragionare su interventi spot ma serve una visione futura lungimirante e ambiziosa

ANCONA – Per Confcommercio Marche Centrali non si può ragionare solamente sul dilemma pista si, pista no, ma serve dettagliare un  progetto del lungomare integrato alla città, lungimirante ed ambizioso.

Confcommercio Marche Centrali interviene sulla questione che sta animando in questi giorni il dibattito cittadino, la realizzazione della pista ciclabile nel Lungomare, proponendo una prospettiva differente sulla quale ragionare.

Non è giusto infatti, secondo Confcommercio Marche Centrali, concentrare l’attenzione su un provvedimento spot mentre è necessario ripensare in maniera più ampia e completa il Lungomare per poterlo portare agli standard raggiunti dal centro storico e mantenere la competitività turistica che la città ha raggiunto. Sembra dunque iniziata con l’adozione della Variante al PRG “città resiliente” – di prossima pubblicazione, una visione di prospettiva che porti l’Amministrazione comunale, in sinergia con la nostra Organizzazione, ad avere una visione lungimirante ed ambiziosa sullo sviluppo di Senigallia.

Occorre dunque inserire certi interventi in un progetto di insieme e la pista ciclabile è un altro importante tassello, come lo sarà il progetto Europeo della ciclovia – costa entroterra – , o l’intervento di riqualificazione dell’ex hotel Marche e della Colonia  Enel, che possono dare molto alla città sempre che sia fatta nel rispetto delle attività economiche dell’area, di chi ha investito e di chi vive nel Lungomare. Un piano d’area integrato e realmente attuabile è dunque quello che ci si aspetta a Senigallia e la rimodulazione di alcune aree di parcheggio è già un primo passo per mitigare eventuali ricadute negative sugli spazi destinati all’utenza di Balneari, Hotel, Ristoranti e tutte le altre attività imprenditoriali. Ma non basta.

Occorre essere infine pronti ad adattare nuove soluzioni per il litorale, ritrovando magari la valenza di ricavare posteggi anche al di là della statale nella zona a sud del Ciarnin, che ora è stata finalmente stralciata dal SIO, accompagnando questo percorso con sovrappassi leggeri sopra Statale e sopra ferrovia – nel caso in cui la realizzazione dei sottopassi richiedessero troppo tempo – .

La visione da seguire è dunque quella di guardare oltre e di iniziare una reale fase di sviluppo a supporto dell’area in questione partendo proprio dalle zone di sosta oltre la Statale. Chiaramente un cambiamento come quello in atto sulla circolazione di questa parte di città creerà anche disagi ed è qui che dovrà intervenire la resilienza degli attori chiamati in causa, di quanti nell’area gravitano per le più svariate ragioni (attività, residenti e turisti) e dell’Amministrazione la quale dovrà farsi carico di modulare gli interventi per rispondere concretamente a tutte le esigenze in campo, magari, ad esempio anche considerando due modi di utilizzo del Lungomare a seconda del periodo dell’anno.

 

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