Ecco come conoscere meglio la flora e gli uccelli del Furlo
Ecco come conoscere meglio la flora e gli uccelli del Furlo
A Pesaro si presentano due nuove pubblicazioni della collana “I Quaderni del Furlo”. Interverranno con il presidente della Provincia Giuseppe Paolini, il direttore della Riserva Maurizio Bartoli ed i curatori Leonardo Gubellini, Morena Pinzi e Paolo Giacchini
PESARO – Verranno presentati sabato 8 febbraio, alle ore 9.30, nella Sala Nobiliare di Villa Caprile, i due nuovi volumi della collana “I Quaderni del Furlo”, ideata dalla Riserva naturale statale “Gola del Furlo” (gestita dalla Provincia di Pesaro e Urbino) con l’obiettivo di promuovere e diffondere conoscenze didattiche, tecniche e scientifiche spesso inedite, attraverso la pubblicazione di opere specialistiche e divulgative sui tesori racchiusi nella Riserva, come previsto dallo stesso decreto istitutivo dell’area protetta.
I due nuovi volumi, dal titolo “Flora vascolare dei Monti del Furlo” (a cura di Leonardo Gubellini e Morena Pinzi) e “Gli uccelli del Furlo” (a cura di Paolo Giacchini), si aggiungono ai tre già pubblicati in questi anni, “La via Flaminia e la Gola del Furlo” a cura di Mario Luni, “Atlante delle opere di ingegneria naturalistica” di Paolo Giacchini ed “Il lupo nella provincia di Pesaro e Urbino” di Andrea Gazzola e Lilia Orlandi. A presentare i numeri 4 e 5 della collana saranno il direttore della Riserva naturale statale “Gola del Furlo” Maurizio Bartoli ed i curatori Leonardo Gubellini, Morena Pinzi e Paolo Giacchini, dopo i saluti del presidente della Provincia Giuseppe Paolini.
RICERCHE ORIGINALI E DOCUMENTI INEDITI
“La collana I Quaderni del Furlo – spiega il direttore della Riserva Maurizio Bartoli –segue un preciso percorso scientifico, con pubblicazioni basate su ricerche originali, documentazioni inedite e lavori scientifici di alto livello specialistico, che comportano un sensibile avanzamento delle conoscenze disciplinari. Si spazia dalle caratteristiche generali del territorio ai problemi specifici di conoscenza, gestione e conservazione dei diversi aspetti della natura, dalla storia dell’arte all’archeologia di questi luoghi. Ringrazio tutti coloro che si sono impegnati nella realizzazione di questo progetto, frutto di un’attenta e rigorosa indagine scientifica condotta con passione dagli autori, con l’auspicio che possa appassionare cittadini e scolaresche”.
LA FLORA NEI MONTI DEL FURLO
“Quando si parla di flora vascolare – spiega Leonardo Gubellini – si intende l’insieme di tutte le piante provviste di veri tessuti conduttori, compresi gli equiseti e le felci. Nel volume abbiamo voluto fornire un quadro generale di quella presente sui monti del Furlo, senza limitarci al perimetro della Riserva ma comprendendo un’area più vasta attorno ai due rilievi che caratterizzano questo territorio: il Monte Pietralata ed il Monte Paganuccio. I vari capitoli illustrano la geologia e la stratigrafia, la ricerca floristica nei monti del Furlo, gli ambienti principali (faggeta, querceti, ostrieti, leccete, boschi ripariali, greti fluviali, praterie, coltivi, Gola del Furlo), un catalogo della flora, schede e specie rare ed interessanti, norme di tutela vigenti nel territorio, bibliografia, sitografia e glossario. Finora sono state individuate circa 1.050 specie, ma non è da escludere che altre possano essere osservate in futuro”.
VARIETA’ DI UCCELLI E COMPORTAMENTI
“La pubblicazione ‘Gli uccelli del Furlo’ – commenta Paolo Giacchini – mette nero su bianco le tante informazioni raccolte sulla presenza degli uccelli nella Riserva e sul loro comportamento, con analisi su campo integrate da ricerche bibliografiche e storiche. La varietà di specie (tra cui aquila reale, falco pellegrino, sparviere e astore, biancone, germano reale, civetta, allocco, merlo acquaiolo, picchio muratore e rampichino, ballerina gialla e ortolano) è un importante indicatore della situazione ambientale, oggi in forte evoluzione. Il volume, oltre a delineare l’area di studio, si sofferma sugli uccelli nidificanti, con schede analitiche e risultati dal 2013 al 2019, sugli acquatici svernanti, sul dormitorio invernale di cormorano, sul monitoraggio della garzaia adiacente alla Riserva (con airone cenerino, garzetta e nitticora nidificanti) e su tante altre specie, fornendo una check list degli uccelli della Riserva ed evidenziandone i livelli di tutela ed il valore di conservazione. L’insieme di questi dati si inserisce nei progetti di monitoraggio degli uccelli a livello nazionale ed internazionale, nonché nella rete Natura 2000, di cui anche la Riserva Statale Gola del Furlo fa parte”. (g.r.)
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