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“I parcheggi nell’area ospedaliera di Senigallia e le tante incongruenze da sanare al più presto”

“I parcheggi nell’area ospedaliera di Senigallia e le tante incongruenze da sanare al più presto”

SENIGALLIA – Dal movimento politico e culturale Quelli dell’Onda riceviamo: “Ci ha messo dieci anni l’Amministrazione comunale di Senigallia per realizzare il suo grande progetto di sosta a pagamento tra Ospedale e Seminario; ma alla fine qualcosa è sbocciato, così tutti possono vedere che non si trattava di rose, ma di soldi da pagare dove prima era gratuito (n. 1: vecchio parcheggio in via Camposanto Vecchio) e di mezza collina sventrata per far posto alla rendita da 300 macchine stivate su tre piani (parcheggio n. 2 in Via Cellini). Gli architetti contemporanei progettano giardini verticali ma in questa città si accatastano le automobili in verticale, mitigate da piante rampicanti. L’intervento adesso mostra impudicamente i suoi frutti: ulteriore dissesto del territorio, feticizzazione dell’automobile malgrado più della metà delle emissioni di CO2 a Senigallia provenga da traffico veicolare, e disprezzo dei cittadini trattati come clienti pagatori di imprese estranee alla città.

“Non resta che rilevare le incongruenze, e ce ne sono parecchie. Ma sono aspetti di sostanza e non semplici pulci nell’orecchio. Uno chiede risposta alla domanda: “Ma è legittimo far pagare la sosta nei parcheggi che servono l’ospedale?”

“La risposta è, purtroppo, “Sì, è legittimo se così ha deciso che sia l’Amministrazione comunale. E così in effetti ha deciso. A una condizione però: che nelle adiacenze ci sia anche uno spazio per un parcheggio gratuito. Se questo non c’è, non si può far pagare perché è illegittimo. Lo stabilisce anche la sentenza del TAR del Lazio n. 5218 del 28 maggio 2008 ( http://www.amblav.it/Download/Sentenza_5218_2008.pdf  e per una sintesi più completa della normativa https://www.laleggepertutti.it/297047_parcheggi-ospedali-quelli-a-pagamento-sono-illegittimi).

“In realtà a Senigallia esiste qualcosa di adiacente al parcheggio ora a pagamento (n. 1),  qualcosa dove non si paga. Diciamo “qualcosa” perché è difficile chiamare parcheggio l’accrocco delle automobili che sono accampate al di là della rotatoria all’altezza di Via Cupetta (n. 1bis).

“Non basta infatti che ci sia un cartello blu con una grande P bianca per avere un parcheggio in regola con le disposizioni del Codice della Strada: ci vuole anche la segnaletica orizzontale, che consiste in “strisce della larghezza di dodici centimetri formanti un rettangolo, indicanti l’inizio, la fine o la suddivisione delle zone entro le quali dovrà essere parcheggiato il veicolo”; e, in quanto ai colori che delimitano le aree di sosta “bianco per le aree libere; blu per quelle a pagamento; giallo per gli stalli di sosta riservati al parcheggio riservato agli invalidi oppure ai mezzi pubblici” (Art. 139 del Regolamento di attuazione del Codice della Strada).

“Entriamo dunque nel sedicente parcheggio (n.1bis) per vedere che non esiste nessuna segnaletica orizzontale e che sotto le ruote delle auto c’è solo un ghiaione molto irregolare sul quale non si possono certo tracciare le linee bianche che darebbero ordine e regolarità a luogo.

“Forse l’Amministrazione comunale ha preso tempo per mettere in regola questo parcheggio-bis di uso gratuito; sta di fatto che la sua inesistenza e non regolarità rendono illegittima – in forza della citata sentenza – anche la riscossione del corrispettivo del parcheggio ora gestito da Sena Park Tech s.r.l., proprio in quanto non c’è, e in effetti non c’è, un parcheggio gratuito adiacente.

“Tale riscossione in condizione di illegittimità ha avuto inizio il 1° novembre scorso e tuttora perdura. Non poteva il Comune almeno coordinare i tempi in modo da dare regolarità alla procedura? E, più ancora, come può l’Amministrazione comunale avere così poca stima del proprio compito al punto da fare le cose tanto “a buttasù” quando queste sono destinate a cittadini “non paganti”?

“Adesso non resta all’Amministrazione comunale che prendere atto della segnalata illegittimità e sospendere la riscossione nel parcheggio a pagamento – compreso rimborso retroattivo – fino a che l’allestimento di un parcheggio gratuito presso l’ospedale (n. 1bis) non sia completato e a norma con le disposizioni del codice della strada”.

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